Nel pomeriggio del 29 giugno, un uomo, il 45 enne C.S., nativo di Enna, ma residente a Catania, pluripregiudicato per reati contro la persona e contro il patrimonio, già destinatario del divieto di dimora a Enna in seguito a fatti di stalking, si presentava, per l’ennesima volta, a casa dei familiari, pretendendo di ricevere altri soldi oltre a tutti quelli ricevuti, con minacce e violenze, negli ultimi mesi.
Questa volta però gli anziani genitori si oppongono, stanchi di una situazione diventata ormai insostenibile. Lui li aggredisce brutalmente, ma la madre riesce a sfuggire e, trovando il coraggio finalmente, chiede soccorso alle forze dell’ordine chiamando il 113.
In pochi minuti arriva la volante della Polizia di Stato, che rincorre l’uomo mentre tentava una fuga rocambolesca e prontamente lo blocca.
A quel punto i genitori, con grande dolore, discutono circa la volontà di sporgere denuncia contro il figlio. L’anziano padre non ne ha la forza, ma la madre, decisa una volta per tutte a far cessare questa situazione angosciante, si reca in Questura e al fine di tentare di trovare una soluzione per il ravvedimento del figlio, decide di raccontare tutto. I mesi di sofferenza, la paura ogni volta che sentivano suonare al campanello della porta, il sentimento di costrizione nel consegnare immancabilmente grosse somme di denaro a un figlio che ha perso la strada per la retta via, le numerose botte, i momenti di delirio in cui lo stesso andava in escandescenza distruggendo tutta la casa.
Una volta riaccompagnati a casa i genitori affranti, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Publico portano il soggetto in Questura e unitamente agli uomini della Squadra Mobile, lo arrestano per estorsione, lesioni e resistenza al pubblico ufficiale.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria procedente, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua residenza catanese. |