Si è chiuso nel migliore dei modi il festival di “Arte, comunicazione e cultura… nel Bicentenario”, con la prestazione magistrale del coro lirico sinfonico Città di Enna, una delle eccellenze musicali presenti nella provincia.
La cappella del Seminario vescovile di Nicosia ha ospitato il concerto presentato da Michele Di Fini, uno dei tre coordinatori della manifestazione, insieme a Riccardo Fiscella ed Alain Calò, il professore in chiusura di questi eventi legati al Bicentenario dell’istituzione della Diocesi, ha voluto tracciare un breve resoconto, basandosi su tre citazioni: la cultura del dono, l’umiltà e l’apertura, chiudendo con una frase di papa Francesco “meglio procedere zoppicando che restare fermi come cristiani da museo”, rivolta soprattutto a certe critiche ingenerose di questi giorni.
Il concerto del coro di Enna si è basato principalmente sui brani del compositore Giuseppe Verdi e due delle sue più celebri opere, il “Nabucco” e “Rigoletto”. Il coro, composto da oltre 20 elementi, è stato magistralmente diretto da Luisa Pappalardo ed accompagnato al pianoforte da Valentina Santuzzo e dal flautista Mario Mazza.
Esibizioni da solisti anche per il baritono Alessandro Maccari, che con la sua potente voce ha strabiliato il pubblico presente e per l’eclettica soprano Luisa Pappalardo, che ha dimostrato le sue indubbie doti anche come cantante.
Performance superlativa anche per il giovane flautista Mario Mazza, che si è esibito da solista accompagnato al pianoforte da Valentina Santuzzo, dimostrando la sua abilità con questo strumento.
Tutto il coro perfettamente a proprio agio con i celebri brani verdiani, ha trasmesso emozioni al pubblico presente nella cappella del Seminario, dal celebre coro del Nabucco con il “Va Pensiero” ed anche il brano “Gli aranci olezzano” tratto dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, riproposto in un acclamato bis, che ha concluso in modo lusinghiero il concerto.
Sergio Leonardi |