Giorno dopo giorno leggiamo sulla stampa che il personale assunto, clientelarmente, devono passare dall’ATO alle SRR e da questi ai vari Aro creati con organici dilatati per sistemare i figli della politica che i cittadini dovremmo pagare per un servizio inefficace, inefficiente ed anti-economico.
La sentenza 326/2016 è chiara nella sua esposizione: “ è nullo il passaggio del personale da Sicilia-Ambiente all’ATO Ennaeuno realizzato sulla base della delibera dei Commissari liquidatori Interlicchia – Sutera in data 06.12.2012”, la sentenza, fra l’altro esecutiva, è stata appellata presso la Corte d’Appello di Caltanissetta che rinviando per il merito al 2020 non ha accolto la richiesta di sospensiva.
Quel personale, quindi, è alle dipendenze di Sicilia- Ambiente, non è stato assunto con procedure ad evidenza pubblica ed il presidente del CdA della SRR la smetta di creare illusioni perché i lavoratori ed i cittadini non hanno bisogno di illusioni elettoralistiche, ma di fatti concreti e legittimi, il personale non è stato assunto con concorso pubblico e, quindi, non può passare alla SRR.
I commissari dott. Di Mauro e dott. Ginevra provvedano agli atti conseguenziali per evitare all’ATO un continuo danno erariale. La Prefettura che deve vigilare sull’operato dei comuni intervenga, è assurdo che in questa provincia i comuni debbano avere bilanci “NULLI” perché i consigli approvano senza la predisposizione degli atti propedeutici al bilancio stesso, vale a dire il ripiano dei debiti delle partecipate previsto dal 193 e 194 del testo unico degli enti locali.
Essere istituzione non significa mettere la testa sotto la sabbia quando c’è un problema, essere istituzione significa fare il proprio dovere e la responsabilità è anche dei segretari comunali che, a volte, sottacciono a questa inadempienza dei consigli comunali determinando l’aumento esponenziale di un debito che ci ritroveremo, catastroficamente, nel futuro.
I lavoratori del comparto rifiuti hanno bisogno di certezze, non si può pretendere che si debba lavorare senza remunerazione, anzi, anticipando anche le spese di viaggio nella speranza di una sistemazione definitiva che la politica promette ma non può mantenere. Promesse che servono, forse, per le campagne elettorali, ora abbiamo le regionali, ma che non possono essere soddisfatte e che nuocciono ai cittadini ed ai lavoratori medesimi. Non bastano pareri ed opinioni personali di soggetti che ricoprono cariche di amministratori per conferire legittimità ad atti palesemente illegittimi.
Quindi, da parte di questa associazione dei consumatori un invito a tutte le istituzioni affinché si adempia alle normative ed alle leggi dello Stato nell’interesse dei cittadini ad avere un servizio efficiente, efficace ed economico e dei lavoratori ad avere riconosciuto il diritto al lavoro ed una giusta e puntuale retribuzione.
Pippo Bruno |