Con il bilancio partecipativo, associazioni, enti o semplici cittadini suggeriscono ed indirizzano il Comune sull’utilizzo di una cifra, il 2% dei trasferimenti regionali, per progetti di pubblica utilità. Un atto d’indirizzo, attraverso un concorso di idee, con il quale i cittadini partecipano alla vita pubblica della propria città, suggerendo come spendere una cifra in bilancio.
Il 7 giugno il consiglio comunale ha votato all’unanimità il progetto “Rebirthing Nicosia”, presentato dall’associazione Città Invisibili, si tratta di un progetto di rigenerazione urbana dal basso, la cui finalità è la creazione di un hub (snodo) culturale mediante la restituzione e il parziale recupero di un edificio pubblico. L’associazione Città Invisibili ha individuato ed ha proposto il recupero e il riutilizzo dell’edificio di via Vittorio Emanuele, n.19. Il progetto prevede una spesa di 9.700 euro, questi soldi non vengono assegnati all’associazione, ma sarà il Comune per conto proprio ad effettuare i lavori di recupero e l’acquisto di attrezzature e mobili per realizzare la struttura.
Il progetto prevede l’organizzazione dell’edificio in spazi tematici. Il coinvolgimento delle dinamiche sociali e culturali si realizza mediante uno spazio dedicato alla diffusione delle nozioni riguardanti l’ecologia, lo sviluppo eco-sostenibile, l’educazione ambientale, civica e alimentare mediante campagne di sensibilizzazione della cittadinanza promosse e condotte dagli esperti locali e dalle associazioni presenti in territorio.
Uno spazio di coworking ( “lavorare insieme”), dotato di wi-fi, aperto a tutti i cittadini, alle associazioni di categoria e ai gestori di imprese e di startup del territorio. Quindi, uno spazio di apprendimento e un incubatore per persone, progetti e organizzazioni impegnate a migliorare il territorio cittadino. Una community dove ragazzi, adulti, membri di associazioni no profit, professionisti di categoria provenienti da background e aree diversi, imprenditori e gestori di startup possono informarsi incontrarsi, scambiare idee, trovare ispirazione ed elaborare strategie di miglioramento delle attività di promozione dell’economia e del turismo locale.
Ed infine un terzo spazio, Tecnitès (dell’artigiano), ovvero una “Bottega delle arti e mestieri 2.0”: una sperimentazione riguardante la valorizzazione delle abilità artigianali e la loro promozione come risorsa economica mediante laboratori didattici tenuti dagli artigiani che sono propensi a raccontare l’arte del “saper fare” mediante l’utilizzo dei mezzi polifunzionali e moderni: istallazioni audio-video, video-illustrazioni, materiale digitale, video tutorial e utilizzo della rete.
I membri dell’associazione Città Invisibili precisano che il progetto “Rebirthing (Rinascita) Nicosia” non è finalizzato né all’assegnazione di tale edificio all’associazione, né alla sua trasformazione come sede della stessa. L’intento intrinseco del suddetto progetto è la creazione di una dimensione collettiva, mediante la gestione, l’uso e la fruizione dello spazio pubblico da parte delle diverse associazioni ed enti locali, che potrebbero sfruttare l’edificio come luogo di incontro e di sviluppo delle proprie attività e di quelle ivi presenti.
Sergio Leonardi |