Si tinge di giallo la campagna elettorale per le amministrative a Nissoria, ignoti nella notte di domenica 28 maggio hanno distrutto, tagliandoli con una sega, trenta alberi di ulivo nell’azienda agricola della famiglia del sindaco di Nissoria Armando Glorioso, in contrada Galati a pochi chilometri dal comune dell’ennese. E’ stato inoltre danneggiato e reso inutilizzabile l’impianto d’irrigazione degli stessi alberi. I danni ammontano a diverse migliaia di euro
Questo episodio fa seguito a quello relativo a due lettere anonime ricevute dal primo cittadino di Nissoria, secondo le quali Armando Glorioso minaccerebbe i dipendenti della sua azienda qualora non appoggiassero la sua candidatura a sindaco,
Su questi episodi sta indagando la Questura di Enna e nella giornata del 30 maggio il sindaco di Nissoria Armando Glorioso ha ricevuto la solidarietà del prefetto di Enna, Maria Rita Leonardi.
Queste le prime dichiarazioni del sindaco Armando Glorioso:“Dopo le denunce anonime di cui ho certezza, perché il paese è piccolo e la gente mormora, ora questo atto vile contro la proprietà della mia famiglia. Mi dispiace per la mia povera mamma che alla veneranda età di 82 anni aveva deciso qualche anno fa di piantare questi ulivi, dimostrando di credere in un futuro migliore, ora vittime di barbari e vigliacchi malviventi. Viene la voglia di mollare se, nonostante siano passati 25 anni dal sacrificio di Falcone e Borsellino la Sicilia che fa politica è ancora questa! Ritengo che ci siano dei personaggi oscuri che vogliono da tempo che io smetta di fare politica”. |