Il 27 maggio, nell’androne del palazzo comunale di Nicosia, è stata inaugurata la mostra fotografica dedicata al barone Stefano La Motta, una fugace meteora dell’automobilismo siciliano. La mostra è stata organizzata dall’associazione Veicoli Storici, dalla Pro Loco e dalla Confcommercio, con il patrocinio del Comune di Nicosia.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta da un convegno, che si è tenuto presso l’aula consiliare del Comune, attraverso il quale si sono ricostruiti gli anni del dopoguerra con le diverse manifestazioni automobilistiche siciliane, tra cui spiccano la Targa Florio ed il Giro di Sicilia.
Sono intervenuti il segretario dell’associazione Veicoli Storici di Nicosia, Gianfranco Miritello, che ha presentato il convegno, il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, che ha salutato e ringraziato tutti gli intervenuti, l’assessore alla cultura, Ivan Bonomo, che ha ricordato le finalità della mostra fotografica e lo sforzo organizzativo per il passaggio del Giro di Sicilia da Nicosia. Lungo ed articolato l’intervento del presidente dell’associazione Veicoli Storici, Gianluca Rizzo, il dirigente del sodalizio ha spiegato che la mostra è nata in concomitanza con il passaggio per la prima volta da Nicosia del Giro di Sicilia, una rievocazione storica della corsa automobilistica degli anni 50, poiché fu il barone La Motta, sportivo e pilota automobilistico, a volere la rinascita di questa importante competizione nel 1948, l’associazione ha pensato di dedicargli una mostra fotografica con gli scatti che lo ritraggono durante la sua attività sportiva. Il presidente Rizzo è tornato anche sulla polemica che in questi giorni ha investito Nicosia, sulla figura politica del barone Stefano La Motta, separatista, indipendentista, amico del bandito Giuliano. L’associazione ha solo voluto ricordarlo dal punto di vista sportivo come automobilista e pioniere di uno sport che rese celebre la Sicilia negli anni 50, la “Veicoli Storici” è lontana da ogni giudizio politico e soprattutto condanna fermamente ogni forma di violenza e l’organizzazione mafiosa.
Tra gli interventi del convegno, anche quelli dei co-organizzatori della mostra, Charlie La Motta, presidente della Pro Loco, che ha spiegato il significato dell’allestimento della mostra e Antonio Insinga, presidente di Confcommercio, vicino a queste manifestazioni che danno lustro e visibilità alla città.
Sono intervenuti tre illustri relatori, Enzo Manzo, presidente della Scuderia Monte Pellegrino, organizzatore di un’altra celebre rievocazione di una storica corsa automobilistica, la salita Monte Pellegrino, vinta anche dal barone Stefano La Motta. Enzo Manzo ha ricordato come nacque il Giro di Sicilia nel 1912, come fu riorganizzato nel 1948, grazie anche a Stefano La Motta e a Vincenzo Florio e come negli anni divenne tra le corse più importanti d’Europa.
Tra i relatori anche Calogero Guarino, direttore tecnico della Veteran Car Club Panormus, il circolo automobilistico più antico d’Italia, organizzatore della rievocazione storica del Giro di Sicilia, che per la prima volta passerà da Nicosia il 4 giugno, con oltre 200 equipaggi provenienti da diverse parti del mondo.
Significativo l’intervento di Salvo Manuli, artista, pittore e pilota d’auto, realizzatore della targa Stefano La Motta, una della novità di questa edizione del Giro di Sicilia, in questa occasione è stata scoperto un quadro che rappresenta i monumenti simbolo di Nicosia, con al centro la celebre autovettura CisItalia 1001 con la quale corse il barone La Motta. La targa riprende una tradizione che dal 1952 al 1958 venne adottata dal Giro di Sicilia in onore di Stefano La Motta, scomparso tragicamente nel 1951 e verrà donata dall’associazione Veicoli Storici ad uno degli equipaggi del Giro di Sicilia 2017.
A fine convegno sono stati premiati tre equipaggi nicosiani che parteciperanno alla XXVII edizione del Giro di Sicilia 2017, si tratta del team Romano-Catanese, del team Nisi e del team Rizzo.
La serata si è conclusa con il classico taglio del nastro avvenuto nell’androne del palazzo comunale, gli intervenuti hanno potuto ammirare i circa 40 scatti fotografici d’epoca provenienti anche dalla collezione privata del barone Stefano La Motta, che per l’occasione sono stati concessi dal figlio Manfredi.
Sergio Leonardi |