Nella serata del 27 maggio, la Polizia di Stato ha arrestato due donne e un uomo, tutti pregiudicati con precedenti per reati di droga, reati contro il patrimonio e reati contro la persona, in quanto colti nella flagranza della detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, in particolar modo di un chilo di marijuana e di 2,2 grammi cocaina. Si tratta della 31 enne Maria Agata Palermo, della 27 enne rumena Florentina Goriuc e del 49 enne Giovanni Indovino, tutti e tre residenti a Catania.
Gli uomini della Squadra Mobile di Enna unitamente agli uomini del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, nella giornata del 27 maggio, mentre percorrevano il tratto di strada statale che dall’autostrada porta a Dittaino, notavano una macchina che viaggiava ad alta velocità con tre soggetti a bordo dal comportamento alquanto sospetto.
Essendo già calato il buio, in una strada statale priva di luci, con l’obiettivo di eseguire un controllo più accurato, i poliziotti decidevano di affiancarli e notavano che si trattava di un uomo e due donne, una delle quali, seduta davanti, risultava palesemente in apprensione, alla vista degli agenti.
A quel punto i poliziotti gli intimavano di fermarsi e immediatamente tutti e tre i soggetti si mostravano particolarmente agitati, soprattutto la donna seduta davanti, Maria Agata Palermo, che non voleva scendere dalla macchina. Sotto le sue gambe, infatti, i poliziotti trovavano subito un grande pacco in cellophane. Al suo interno si celava un chilo di marijuana, che emanava un forte odore di sostanza stupefacente. In più, da una perquisizione più approfondita, nelle tasche dei pantaloni della stessa donna i poliziotti rinvenivano una pallina di cocaina di circa 1,6 grammi. Un’altra pallina di cocaina, sempre di circa un grammo, invece, veniva trovata addosso della ragazza di origine rumena, Florentina Goriuc.
I tre soggetti, tenuto conto che lo stupefacente sarebbe stato idoneo a confezionare oltre 3000 spinelli e circa sette dosi di cocaina, sono stati arrestati. Ultimati gli adempimenti e su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, sottoposti agli arresti domiciliari. |