Il 23 maggio Maria Antonietta Bullara, dirigente generale del dipartimento del lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative, presso l’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, ha firmato il decreto con il quale si finanziano per tutto il 2017 i cantieri di servizi nei quali sono impiegati 1012 lavoratori ex rmi per le province di Enna e Caltanissetta.
La cifra stanziata è di quasi 8 milioni di euro, sono 35 i comuni coinvolti nelle due province. La parte da leone la fa l’ex provincia di Enna con 764 lavoratori dislocati in 20 comuni, che per il 2017 costeranno poco meno di 5 milioni e 800 mila euro.
Il comune che in provincia impiega più lavoratori è quello di Leonforte con 169 ex rmi, che costano un milione e 300 mila euro l’anno. Seguono i comuni di Enna con 109 lavoratori e Barrafranca con 107.
Si risolve anche la situazione del 21 lavoratori di Nicosia senza reddito da cinque mesi, per loro la Regione ha stanziato per tutto il 2017 153.000 euro.
Il progetto riguardante il bacino rmi è finanziato dalla Regione Siciliana tramite il Fondo regionale per l’occupazione di cui l’assessore regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e del lavoro ne è il legale rappresentante. Il reddito minimo di inserimento, introdotto in via sperimentale dall’articolo 59, commi 47 e 48 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449, disciplinato dal decreto legislativo n. 237 del 18 giugno 1998 e riformato in Sicilia dalla legge regionale n. 5 del 19 maggio 2005 e successive modifiche ed integrazioni, è una misura di contrasto della povertà e dell’esclusione sociale attraverso il sostegno delle condizioni economiche e sociali delle persone esposte al rischio della marginalità sociale ed impossibilitate a provvedere per cause psichiche, fisiche e sociali al mantenimento proprio e dei figli. Il reddito minimo di inserimento è costituito da interventi volti a perseguire l’integrazione sociale e l’autonomia economica dei soggetti e delle famiglie destinatari, attraverso programmi personalizzati, e da trasferimenti monetari integrativi del reddito.
Nel caso di Nicosia gli ex fruitori del reddito minimo sono lavoratori che vengono impiegati per un totale di ore settimanali che va dalle 32 alle 80, il loro reddito mensile dipende anche dal numero di familiari a carico, con una media mensile di 560 euro.
Sergio Leonardi |