Giovedì 25 maggio, presso i locali dell’ex palazzo di giustizia di Nicosia, ha preso il via la seconda edizione della rassegna letteraria “Le giornate di Davì”.
Sono passati quattro anni dalla chiusura del Tribunale di Nicosia e l’amministrazione comunale ha pensato di recuperare i locali posti al primo piano del palazzo di giustizia, inaugurandoli con questa kermesse letteraria di sicuro valore culturale. Sono le prime basi per la nascita di un polo culturale e nei prossimi mesi troverà posto la stessa biblioteca comunale.
La kermesse letteraria è stata voluta ed ideata dall’editore ed imprenditore Aldo La Ganga, motore di questa manifestazione ed è stato proprio l’ex assessore alla cultura del Comune di Nicosia ad aprire questa nuova edizione della rassegna.
Durante la cerimonia di apertura sono intervenuti il vice sindaco Anna Maria Gemmellaro e l’assessore Ivan Bonomo. L’organizzazione dell’evento è stata curata anche dal Fai, il Fondo Ambiente Italiano, presente per l’occasione Ina D Figlia rappresentante del gruppo Fai di Nicosia. Ha collaborato per la riuscita della manifestazione anche l’associazione Città Invisibili.
Al primo piano dell’ex palazzo di giustizia è possibile visitare anche tre mostre. La prima “Giustizia a strisce” una serie di fumetti il cui tema è la giustizia, curata dal magistrato Francesco Lentano. Un’altra mostra, “Le origini: i primi nostri libri”, è stata allestita e curata dal collezionista ed artigiano nicosiano Giuseppe Raspanti, sono esposti una serie di testi nicosiani dal 1600 al 1900, circa 400 volumi di storia, religione, medicina, poesia, racconti e politica. La terza mostra è fotografica, “30 anni di sguardi in 30 foto”, si tratta di una serie di scatti realizzati da Franco Calò che è riuscito ad immortalare diversi scorci, paesaggi e personaggi, storia di vita con un semplice scatto fotografico. La mostra fotografica è curata dallo scrittore Alain Calò.
Subito dopo l’apertura della rassegna si è passati immediatamente alla presentazione dei libri, il primo testo è stato “L’urlo e il vagito” di Salvatore Messina, l’incontro è stato moderato dalla neuropsichiatra, Maria Assunta Spinelli.
A seguire un focus su tre personaggi della vita politica nicosiana, Annibale Circasso, Nenè Rizzo e Peppino Scinardi, ricordati attraverso dei racconti scritti da Aldo La Ganga nel suo libro “Nessun Rimpianto”, alcuni brani sono stati letti da Santina Giusto e Maria Rosaria Di Dio, dell’associazione Città Invisibili, al dibattito è intervenuto anche Piergiacomo La Via, che conobbe direttamente i tre personaggi.
Notevole interesse e polemiche ha suscitato l’incontro con lo scrittore Pietro Orsatti, il suo libro “Il bandito della guerra fredda” è stato anticipato da una serie di polemiche con l’amministrazione comunale di Nicosia. La rassegna letteraria in un primo momento doveva tenersi nei locali dell’androne del palazzo comunale, spostata poi per far posto alla mostra fotografica sul barone Stefano La Motta e la sua passione sportiva automobilistica. Orsatti ritiene questo spostamento inappropriato in quanto il barone sarebbe direttamente coinvolto, secondo quanto si legge nel libro, direttamente nella strage di Portella della Ginestra, avvenuta il primo maggio del 1947, quest’anno ricorre ilo 70mo anniversario. Dopo la presentazione del libro che tratta anche altri argomenti legati alla figura del bandito Salvatore Giuliano, si è aperto in sala un dibattito che ha visto coinvolti alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, che hanno giustificato la loro scelta, ma anche il pubblico. La questione rimane aperta e sarebbe interessante nelle prossime settimane capire ed approfondire la figura del barone La Motta attraverso un convegno, con la presentazione di tutti i documenti che riguardano soprattutto il suo ruolo politico.
La rassegna proseguirà fino al 28 maggio, in totale quattro giorni nei quali si confronteranno 32 autori, attraverso la presentazione di 28 libri, con 21 moderatori e si potrà assistere, tra l’altro, anche a due convegni e a due recital.
Sergio Leonardi |