Il 22 maggio è la giornata in cui si celebra in tutto il mondo Santa Rita, la santa denominata “degli impossibili” perché a lei in tantissimi ricorrono per affidarle casi definiti appunto “impossibili”.
Nata a Roccaporena, in provincia di Perugia, e vissuta tra il 1300 e il 1400, Rita sposò un uomo dal passato violento e burrascoso, e divenne madre di due maschi, forse gemelli. Una volta rimasta vedova, in seguito all’assassinio del marito, non esitò a pregare dicendosi pronta ad accettare la morte dei propri figli piuttosto che vederli vendicare il loro padre. Ed in effetti, entrambi morirono a causa di una grave malattia.
Divenuta monaca agostiniana, ricevette il dono delle stigmate quando una spina della corona di Gesù crocifisso si sarebbe staccata dalla croce ai piedi della quale Rita stava pregando per finire a conficcarsi sulla fronte della monaca, che la portò per quindici anni.
Per fortuna la teca di vetro che conserva i resti del corpo della Santa presso la Basilica sul territorio colpito dall’ultimo terremoto nel centro Italia non ha subito danni, mentre diversi ne sono stati riscontrati nella cupola dell’edificio, meta di pellegrinaggio.
Anche a Nicosia ogni anno nella giornata del 22 maggio presso la chiesa del Ss Salvatore dove è conservata la statua si celebrano diverse messe in suo onore. Per l’occasione i devoti vestono un abito nero con un colletto bianco che ricorda quello indossato dalla monaca e i fedeli portano in chiesa delle rose che vengono benedette dopo la messa, si lasciano essiccare per essere poi utilizzate nell’eventualità in cui si ammalino persone care recitando apposite preghiere.
Anche scolaresche partecipano alla celebrazione portano delle rose da benedire.
Come ha ricordato padre Santo Basilotta mentre benediceva i fiori nella mattina del 22 maggio 2017, la consuetudine di benedire le rose deriva da un miracoloso fatto che è legato all’ultimo periodo della vita della santa, quando Ella, gravemente malata, dal letto in cui giaceva chiese ad una parente di recarsi a prenderle dal proprio giardino a Roccaporena una rosa e dei fichi. La richiesta, essendo pervenuta in inverno, apparve quasi un delirio, ma effettivamente la parente nel giardino ricoperto di neve trovò la rosa e i fichi e questo fu il primo dei tanti eventi prodigiosi che sarebbero stati legati alla santa.
Maria Teresa La Via |