Continua l’iter di definizione della nuova rete ospedaliera siciliana dopo il decreto assessoriale 629/2017 pubblicato il 4 aprile e basato sul decreto ministeriale 70/2015, meglio conosciuto come decreto Balduzzi.
Il 3 maggio l’Asp ha pubblicato con una propria delibera l’atto aziendale recependo totalmente il decreto assessoriale, il 15 maggio l’azienda ha inviato alle organizzazioni sindacali la nuova dotazione organica prevista per i quattro ospedali della provincia di Enna. In questa nota l’Asp dava tre giorni di tempo per produrre eventuali osservazioni.
Nel documento dell’Asp per l’ospedale di Leonforte è prevista una dotazione di 60 posti letto, 94 per l’ospedale di Nicosia. Per il Ferro-Branciforti-Capra sono previsti 40 medici, di questi due sono i primari, 61 infermieri ed altri 49 tra operatori e tecnici, per un totale di 150 dipendenti. Per l’ospedale di Leonforte, compresi in questa dotazione, anche i sette medici, i 12 infermieri ed altri quattro operatori del Pronto Soccorso, che quindi non è stato tagliato. Per l’ospedale di Nicosia previsti 76 medici, di questi cinque sono primari, 111 infermieri e altri 93 operatori e tecnici, per un totale di 280 dipendenti.
Fials Medici, Fesmed e Cimo hanno formulato in tempo utile le loro contro proposte in quattro punti. Nel primo punto si occupano del Laboratorio d’Analisi, secondo l’atto aziendale del 3 maggio nell’Unità Complessa del Basilotta sono previsti 4 dirigenti medici ed un direttore, nella dotazione organica sono previsti invece un dirigente medico ed un direttore, per cui chiedono l’integrazione dei tre dirigenti medici mancanti. Per Leonforte è previsto una Unità Operativa Semplice con tre dirigenti medici compreso il direttore, ma la dotazione organica ne prevede solo due, i sindacati chiedono, anche in questo caso, l’integrazione di un dirigente medico mancante.
Passando all’Unità Operativa Semplice di Ostetricia e Ginecologia del Basilotta, i sindacati chiedono che la dotazione organica minima prevista venga integrata con altri quattro medici rispetto ai quattro previsti, questo per garantire la continuità assistenziale, in quanto nel reparto è prevista pure la guardia medica.
Per l’Unità Operativa Semplice di Radiologia del Ferro-Branciforti-Capra di Leonforte chiesta l’integrazione di due tecnici da aggiungere ai quattro previsti, per assicurare la totale copertura dei turni di pronta disponibilità mensile.
L’ultimo punto riguarda l’Unità Operativa Semplice di Urologia del Basilotta di Nicosia, i sindacati chiedono all’Asp se questo reparto sia da intendersi come previsto dall’atto aziendale del 3 maggio, oppure, come nei prospetti della nuova dotazione organica, una Unità Semplice di Uroginecologia afferente al reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Le richieste delle organizzazioni sindacali riguardano la dotazione organica prevista dall’Asp in base all’atto aziendale ed al decreto assessoriale di fine marzo, ma rimangono aperte le richieste effettuate l’8 maggio all’Asp, anch’esse formulate in quattro punti che riguardano la trasformazione, a saldo invariato, dei sei posti letto di Chirurgia generale da day hospital in posti letto ordinari; il mantenimento della struttura complessa di Chirurgia generale; per il Pronto soccorso l’istituzione dei posti letto per l’osservazione breve intensiva (OBI), senza i quali non ha senso l’esistenza di questo reparto e infine, si chiede l’istituzione dell’Unità Operativa Semplice di Cardiologia con posti letto, tutte proposte che applicano in pieno il decreto ministeriale Balduzzi.
L’amministrazione comunale di Nicosia ha sposato interamente le proposte dei sindacati, insieme al Comitato Pro Ospedale.
I sindacati attendono le mosse sia della conferenza dei sindaci e la trasmissione delle modifiche della rete ospedaliera ennese da parte dell’Asp all’assessorato regionale entro il 31 maggio. Ad inizio giugno chiederanno all’azienda sanitaria quanto trasmesso e verificheranno se le richieste sono state accettate in tutto o solo in parte.
Sergio Leonardi |
