Ci vorrà ancora un mese per redigere il regolamento che dovrebbe disciplinare il referendum comunale. Nei mesi scorsi i consiglieri di minoranza Giacobbe, La Giglia e Lo Votrico avevano richiesto di indire una consultazione referendaria per far esprimere i cittadini nicosiani sull’accoglienza dei migranti.
La prima commissione consiliare ha iniziato l’iter per scrivere il regolamento, ma ad oggi non ci sono risultati concreti.
Nel frattempo il Comune di Nicosia ha aderito allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ed in questi giorni sta redigendo il progetto di accoglienza per i migranti di secondo livello, ovvero giù identificati. La prefettura ha invece pubblicato i bandi per i Cas (centri di accoglienza straordinari) ed ha assegnato agli otto Comuni, che non hanno aderito allo Sprar, 200 migranti di primo livello, ovvero ancora da identificare.
A Nicosia alcuni enti privati hanno messo in piedi un sistema di accoglienza per i minori non accompagnati, sono dei progetti che non rientrano nei sistemi Cas e Sprar ed affidati secondo determinate regole alla gestione privata.
Nel territorio nicosiano nella zona della Vigneta è già attivo un centro di accoglienza me minori stranieri non accompagnati, altri sono in fase di attuazione, gli immobili individuati sono quelli dell’ex convento delle canossiane, in contrada Albereto, presso l’ex fabbrica Cirino, l’ex hotel Pineta e in contrada Musa in territorio nissorino.
Abbiamo sentito il consigliere comunale Filippo Giacobbe su queste vicende legate al referendum comunale e all’accoglienza dei migranti.
Sergio Leonardi |