L’8 maggio è avvenuto presso gli uffici dell’Asp di Enna un incontro tra una delegazione nicosiana, composta dal sindaco Luigi Bonelli, dalla presidente del Consiglio comunale, Annarita Consentino, ed il rappresentate sindacale della Fials Medici, Francesco Castelli. Per l’Asp di Enna presente il direttore sanitario Emanuele Cassarà.
L’amministrazione comunale di Nicosia ha sposato la proposta delle sigle sindacali, Fials Medici, Uil Medici, Cimo e Fesmed, che prevede quattro sostanziali modifiche al decreto assessoriale 629/2017, che ha modificato la rete ospedaliera siciliana, ai sensi del decreto ministeriale 70/2015, meglio conosciuto come decreto Balduzzi.
Nel primo si chiede la trasformazione, a saldo invariato, dei sei posti letto di Chirurgia generale da day hospital in posti letto ordinari. Il decreto Balduzzi negli ospedali di base prevede l’unità operativa di Chirurgia generale e non specifica se i posti letto debbono essere in day hospital o in ordinario. Nel secondo punto le organizzazioni sindacali chiedono il mantenimento della struttura complessa di Chirurgia generale. Una richiesta riguarda anche il pronto soccorso, per i sindacati è necessario istituire i posti letto per l’osservazione breve intensiva (OBI), senza i quali non ha senso l’esistenza di questo reparto. Infine, si chiede l’istituzione dell’UOS di cardiologia con posti letto, come riportato al comma 1 della nota assessoriale del 18 aprile inviata ai direttori generali delle Asp, nella quale si legge: “Per le UOS, ivi comprese quelle dipartimentali, resta affidata alla valutazione gestionale delle SS.LL. procedere, nel rispetto del parametro di cui al documento LEA 26 marzo 2012 (1,31 per UOC), alla contestuale individuazione di eventuali ulteriori strutture in aggiunta a quelle già indicate nella rete ospedaliera …”
Il direttore sanitario Emanuele Cassarà ha preso atto delle richieste pervenute da parte della delegazione nicosiana.
L’incontro è stato interlocutorio, in attesa che vengano effettuati i successivi passaggi verso le modifiche alla rete ospedaliera che prevede una conferenza dei sindaci dei Comuni interessati e la concertazione tra l’Asp e le organizzazioni sindacali. Entro il 20 maggio si dovranno adeguare le piante organiche ed entro il 31 maggio si dovranno trasmettere all’assessorato le eventuali proposte migliorative.
Occorre capire se l’azienda farà proprie queste richieste ritenendole congrue e se l’assessorato le approverà, solo dopo questi passaggi si capirà se l’ospedale di Nicosia avrà una struttura operativa ancora valida per operare nel territorio.
Sergio Leonardi |