Continua a far discutere la riforma delle rete ospedaliera siciliana e la possibilità di modificarne alcuni aspetti. Secondo le direttive impartite dall’assessorato regionale alla sanità alcune modifiche sono possibili dopo la concertazione con i sindaci e con le organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda l’ospedale di Nicosia la Fials Medici, la Uil Medici, Cimo e Fesmed, hanno redatto un documento inviato alla direzione generale dell’Asp 4 di Enna, nel quale indicano le modifiche al decreto assessoriale 629/2017, che ha modificato la rete ospedaliera siciliana, ai sensi del decreto ministeriale 70/2015, meglio conosciuto come decreto Balduzzi.
Il documento prevede quattro punti, nel primo si chiede la trasformazione, a saldo invariato, dei sei posti letto di Chirurgia generale da day hospital in posti letto ordinari. Il decreto Balduzzi negli Ospedali di base prevede l’unità operativa di Chirurgia generale e non specifica se i posti letto debbono essere in day hospital o in ordinario.
Nel secondo punto le organizzazioni sindacali chiedono il mantenimento della struttura complessa di Chirurgia generale.
Una richiesta inedita riguarda il pronto soccorso, per i sindacati è necessario istituire i posti letto per l’osservazione breve intensiva (OBI), senza i quali non ha senso l’esistenza di questo reparto.
Infine, si chiede l’istituzione dell’unità operativa semplice di Cardiologia con posti letto, come riportato al comma 1 della nota assessoriale del 18 aprile inviata ai direttori generali delle Asp, nella quale si legge: “Per le UOS, ivi comprese quelle dipartimentali, resta affidata alla valutazione gestionale delle SS.LL. procedere, nel rispetto del parametro di cui al documento LEA 26 marzo 2012 (1,31 per UOC), alla contestuale individuazione di eventuali ulteriori strutture in aggiunta a quelle già indicate nella rete ospedaliera …”
Il documento prosegue con una tabella allegata, che ridisegna le unità operative ed i posti letto all’interno del presidio ospedaliero Basilotta. In particolare la riforma regionale prevede attualmente, 94 posti letto di cui 82 ordinari e 12 in day hospital, con tre unità operative complesse (medicina, ortopedia e riabilitazione), cinque unità semplici (ginecologia, neonatologia, geriatria, recupero e lungodegenza) ed una unità semplice dipartimentale (chirurgia). Per i reparti senza posti letto sono previste due unità operative complesse (radiologia e laboratorio d’analisi), cinque semplici (centro trasfusionale, pronto soccorso, farmacia, direzione sanitaria e urologia), una dipartimentale (servizio anestesia).
I sindacati chiedono invece l’aumento a 108 posti letto di cui 98 ordinari e 10 in day hospital, con quattro unità operative complesse (chirurgia, medicina, ortopedia e geriatria), quattro unità semplici (cardiologia, pediatria, lungodegenza e recupero) e due unità semplici dipartimentali (ginecologia e terapia intensiva). Per i reparti senza posti letto alle due unità complesse previste dalla riforma si aggiunge la direzione sanitaria e per le unità operative semplici i sindacati chiedono l’inserimento del reparto di oculistica, con il servizio di anestesia trasformato in unità operativa semplice.
Un salto in avanti notevole rispetto alla riforma proposta dall’assessorato regionale, che secondo le organizzazioni sindacali è perfettamente in linea con i parametri previsti dal decreto Balduzzi.
Sergio Leonardi |