Mercoledì 3 maggio alle 18,30, nell’aula consiliare del palazzo comunale di Nicosia, si discuterà delle iniziative da intraprendere per difendere l’ospedale Carlo Basilotta, a rischio di forte depotenziamento, dopo l’approvazione della nuova rete ospedaliera.
Ad organizzare l’assemblea è il Comitato Pro Ospedale, presieduto dal medico Alberto Murè, che in questi mesi ha presenziato più volte in diverse riunioni anche con l’assessorato regionale e la commissione sanità, per capire le intenzioni della Regione ed il futuro del presidio ospedaliero.
Il 14 aprile è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il decreto assessoriale che riordina la rete ospedaliera dell’isola. L’ospedale di Nicosia ne esce fortemente depotenziato, divenendo un ospedale di base perde molti reparti e posti letto, previste infatti solo due unità operative complesse, medicina generale ed ortopedia e tre semplici, ostetricia e ginecologia, geriatria e neonatologia. Chirurgia generale viene declassata a struttura semplice dipartimentale. Previsti anche i reparti per recupero e riabilitazione funzionale, neuro riabilitazione, lungodegenti, radiologia, centro trasfusionale, laboratorio d’analisi, pronto soccorso, anestesia, e farmacia. Tagliata anche l’ambulanza del 118.
Una situazione che non è stata accettata dal Comitato Pro Ospedale e che ora tenterà di coordinarsi con la popolazione per mettere in piedi delle azioni, ma quali siano non si sa.
Quello che è certo sono le intenzioni del decreto assessoriale e carte alla mano, anche dopo le direttive dell’assessore Gucciardi inviate il 18 aprile ai management delle Asp, i margini per cercare di ottenere delle migliorie sono veramente minimi.
Ad effettuare eventuali modifiche saranno ora le Asp, successivamente l’atto deliberato dai direttori generali dovrà quindi essere inviato all’assessorato che ne verificherà la conformità alla nuova rete ospedaliera. Inoltre, nei successivi venti giorni e comunque entro il 31 maggio 2017, le aziende sanitarie potranno, ove ritenuto necessario e a saldi invariati in termini di posti letto e di numero di strutture complesse, formulare proposte migliorative finalizzate a un più adeguato soddisfacimento dei bisogni assistenziali dei propri territori.
La frase “saldi invariati in termini di posti letto e di numero di strutture complesse” non fa bene sperare sul futuro e sulle azioni da intraprendere per salvaguardare l’ospedale di Nicosia ed i suoi servizi.
Sergio Leonardi |