Il 14 aprile è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il decreto ministeriale che riordina la rette ospedaliera siciliana, appena quattro giorni dopo, Baldo Gucciardi, assessore regionale alla sanità, ha inviato una direttiva indirizzata ai manager delle Asp e degli ospedali siciliani per fissare alcune tempistiche sulle assunzioni e le applicazioni della rete ospedaliera appena varata.
L’obiettivo principale, si legge nel documento, è avviare con la dovuta celerità le procedure di reclutamento per la copertura dei posti vacanti e disponibili nelle rispettive dotazioni organiche e per raggiungere questo obiettivo, entro 15 giorni dalla notifica della direttiva, i manager delle aziende sanitarie dovranno adottare un atto deliberativo per l’adeguamento del rispettivo atto aziendale alla nuova rete ospedaliera, previa attività di informazione delle organizzazioni sindacali e della Conferenza dei sindaci.
L’atto deliberato dai direttori generali dovrà quindi essere inviato all’assessorato che ne verificherà la conformità alla nuova rete ospedaliera. Inoltre, nei successivi venti giorni e comunque entro il 31 maggio 2017, le aziende sanitarie potranno, ove ritenuto necessario e a saldi invariati in termini di posti letto e di numero di strutture complesse, formulare proposte migliorative finalizzate a un più adeguato soddisfacimento dei bisogni assistenziali dei propri territori.
Entro il 20 maggio si dovrà provvedere all’adeguamento delle dotazioni organiche nel rispetto della nuova rete ospedaliera, tenendo conto anche dei nuovi atti aziendali.
Con una successiva nota l’assessore Gucciardi comunicherà il tetto di spesa provvisorio, di cui si dovrà tenere conto nella predisposizione delle dotazioni organiche e con un altro decreto assessoriale verrà poi fissato il tetto definitivo. Una volta concluso l’iter degli atti aziendali e delle dotazioni organiche, potranno essere avviate le procedure di reclutamento del personale per coprire i posti vacanti e disponibili.
Una situazione che come si può ben capire da pochi margini di manovra per “rivoluzionare” o chiedere miglioramenti alla rete ospedaliera. Di questo dovranno tenerne conto in primo luogo i sindaci chiamati a confrontarsi direttamente con il management delle Asp.
Sergio Leonardi |