Sembra essersi risolta per quattro dei cinque fontanieri nicosiani la vertenza lavorativa che si era aperta nel gennaio 2014.
Dopo 40 mesi il giudice del lavoro di Enna ha dato ragione ai fontanieri, reintegrandoli, a partire dal 2 maggio, in servizio presso il gestore idrico Acquaenna.
La lunga odissea di questi cinque lavoratori è stata seguita fin dall'iniziodal sindacalista dell UIL-FPL, Pasquale Calandra e dagli avvocati Lucia Fascetto e Fulvio Licari. La triste vicenda si era aperta nel gennaio 2014, da un lato l’ente gestore, Acquaenna, aveva comunicato al Comune di Nicosia di non voler più in carico i cinque lavoratori per il 2014, il Comune nel mese di novembre 2013 aveva rinnovato il comando presso il gestore fino al 31 dicembre 2014. I lavoratori pur presentandosi al lavoro regolarmente non venivano impiegati in nessuna mansione. Il Comune poneva una soluzione, ovvero il transito definitivo come dipendenti di Acquaenna, i fontanieri rifiutavano questa proposta ritenuta non idonea per diversi motivi, innanzitutto quali vincitori di un regolare concorso pubblico avevano diritto, dopo diversi anni di servizio, a scatti di anzianità e a livelli contributivi e retributivi che rischiavano di andare persi o ridotti notevolmente in caso di passaggio ad un ente privato. Il Comune di Nicosia dal canto suo non poteva farsi carico all’interno del suo organigramma di altri cinque lavoratori a tempo indeterminato, se non rimodulando l’intera pianta organica e riaffidando altri incarichi ai cinque lavoratori.
La vertenza finì, come era prevedibile, nelle aule dei tribunali, aprendo di fatto un contenzioso tra i cinque lavoratori ed il Comune, nel ricorso presentato al Tribunale di Enna i lavoratori chiedevano di annullare la delibera di giunta che li trasferiva ad Acquaenna, il giudice diede però ragione al Comune di Nicosia ed i lavoratori per tutto questo tempo sono rimasti in un limbo, senza lavoro e senza stipendio.
A fine marzo 2017 è arrivata la svolta, il giudice del lavoro di Enna ha deciso che quattro di loro (per il quinto l’udienza è stata fissata per fine anno) dovranno riprendere a lavorare presso il gestore idrico Acquaenna, il giudice ha ordinato l’immediata immissione in servizio con la conservazione dei diritti acquisiti ed il mantenimento dello status giuridico ed economico maturato presso l’ente di provenienza.
Il gestore idrico Acquaenna dovrà ora ottemperare alla sentenza del giudice del lavoro, ma non è escluso che la società possa presentare un ricorso.
Nel frattempo i quattro lavoratori, che hanno già passato le visite mediche, dal 2 maggio rientreranno in servizio e dopo oltre tre anni potranno riprendere la propria attività lavorativa.
Sergio Leonardi |