Partita la seconda denuncia da parte della FIALS, il sindacato della autonomie locali e sanità, con la quale si chiede alla Commissione Europea di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per le gravi carenze riscontrate presso l’ospedale Basilotta di Nicosia.
L’esposto-denuncia è stato firmato dal dott. Francesco Castelli, radiologo e dirigente provinciale della FIALS, è stato inviato anche al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e all’Assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino.
Sostanzialmente nel documento si indicano le gravi carenze presenti presso i reparti di ortopedia e rianimazione. Quest’ultimo pur se previsto dal piano regionale non ha mai avuto attivati i quattro posti letto, il servizio è svolto da medici anestesisti con una distribuzione dei turni in totale violazione di legge. Non essendoci la guardia attiva la reperibilità è garantita solo in caso di bisogno, in pratica su chiamata del medico anestesista disponibile.
Carenze anche nel reparto di ortopedia con la mancanza di medici durante le operazioni, invece dei due medici previsti di solito, si opera con uno, violando di fatto le norme che prevedono la pronta disponibilità integrativa e sostitutiva.
Danni ormai presso l’ospedale Basilotta la grave carenza di mezzi e personale mette a grave rischio i diritto sacrosanto e costituzionale alla salute, i diritti dei lavoratori del nosocomio in violazione palese del diritto comunitario.
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