Nella mattina del Venerdì Santo a Villapriolo, un piccolo paese dell’ennese, frazione del Comune di Villarosa, gli abitanti si riuniscono davanti alla chiesa, dove in processione portano la bara del Cristo per le vie del paese, particolare di questo evento è l’incontro di Gesù con San Giovanni e la Madonna accompagnata dalle lodi.
La processione dura un’intera giornata, con un percorso che va dalla chiesa al Calvario dove Gesù viene messo in croce, fino al pomeriggio per poi esser riportato nella propria chiesa. Il Venerdì Santo è un giorno solenne che vede protagonisti anche i giovani impegnati nel portare le sacre statue in questa antichissima tradizione. Durante la processione i versi delle lodi narrano i vari momenti della passione di Gesù, questi versi vennero tramandati da generazioni oralmente, solo da qualche anno sono stati trascritti e catalogati da Salvatore Bognanno, Domenico Russo e Ettore Vasta. La struttura musicale delle lodi si regge sulla prima voce solista accompagnata dal coro che appare come un lamento del popolo per la passione e la morte del Cristo.
Nel pomeriggio della domenica di Pasqua avviene l’incontro col Cristo Risorto e San Giovanni che di corsa va ad avvisare la Madonna Addolorata. La madre di Gesù correndo verso suo figlio si spoglia del manto nero, rivestendosi con il manto azzurro. Anche in questa particolare processione sono impegnati nel portare le sacre statue i giovani di Villapriolo. Avvenuto l’incontro la processione prosegue per le vie del paese. Ad accompagnare la processione è la banda dell’associazione “Terra Amurusa” di Villarosa, impegnata periodicamente nelle manifestazioni religiose e laiche.
“Un evento veramente particolare” ha dichiarato Felice Rovello “In questi due giorni ho visto impegnati tutti i giovani del paese, a loro in particolare lancio un appello, solo voi sarete in grado di non far perdere questa antica tradizione, mi impegnerò nel formare un gruppo di giovani per far si che queste lodi vengano tramandate e così sicuramente non potranno essere dimenticate negli anni a venire”.
Sergio Leonardi |