Le celebrazioni della Pasqua nicosiana hanno inizio la sera del Sabato Santo, un intero quartiere, Santa Croce, attende la resurrezione di Gesù, una processione che parte dalla piccola chiesa di Sant’Agata.
Le celebrazioni iniziano con l’arrivo dalla chiesa di Santa Croce delle confraternite della parrocchia, al rullo di tamburi un lungo corteo con in testa i fedeli della Confraternita del Santissimo Sacramento di Santa Croce, di Nostra Signora dei Raccomandati e della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, arrivano fuori dalla chiesa di Sant’Agata, mentre all’interno è iniziata la preparazione del simulacro in attesa della processione.
Alla mezzanotte esatta il simulacro del Cristo Risorto esce dalla chiesa, accompagnata dalla musica e da un lungo applauso. La processione se pur breve fino alla chiesa di Sant Croce è accompagnata da migliaia di fedeli, in testa sempre le tre confraternite. Ad un certo punto la processione si ferma e partono i fuochi d’artificio, finiti i giochi pirotecnici, il simulacro del Cristo Risorto entra trionfante all’interno della chiesa di Santa Croce, all’interno anche il simulacro della Madonna ricoperto ancora dal drappo nero. La festa prosegue nel quartiere con la musica di una banda, sono migliaia i fedeli che hanno assistito a questa breve ma intensa celebrazione.
La mattina di Pasqua Nicosia si risveglia e tantissimi fedeli accorrono in Piazza Garibaldi per assistere alla classica processione “u scontro”.
Piazza stracolma di gente e poco prima di mezzogiorno cominciano ad arrivare le prime confraternite con i loro tradizionali vessilli, subito dopo fa l’ingresso il simulacro del Cristo Risorto, tutte le confraternite si posizionano lungo uno stretto corridoio in attesa dell’Addolorata.
Arriva in piazza anche la statua della Madre Addolorata ricoperta da un drappo nero, i fratelli della confraternita la preparano all’incontro con il Figlio Risorto togliendole il drappo nero, tre inchini prima di avvicinarsi verso il figlio, Gesù le si avvicina, la Madonna china la testa e si affianca al Cristo, un applauso della folla accompagna il ricongiungimento tra Madre e Figlio.
Dal balcone centrale del Palazzo Comunale, in compagnia del sindaco di Nicosia, il vescovo della diocesi, Salvatore Muratore, pronuncia il suo discorso davanti ad un’attenta folla di fedeli ed alla fine arriva l’attesa benedizione che conclude la cerimonia.
Come da tradizione Gesù Risorto e la Madonna, ricongiunti, fanno il giro della piazza e la processione prosegue lungo le vie della città, accompagnata dai tamburi delle confraternite, dalla banda musicale e con al seguito migliaia di fedeli.
Sergio Leonardi |