A Nicosia il venerdì di passione, che ricorda la morte di Gesù, viene ricordato con la tradizionale processione del Padre della Provvidenza, custodito all’interno della cattedrale di San Nicolò.
Un tempo non troppo lontano i due Cristi venivano portati in processione nello stesso giorno e da qui nacque la storica rivalità cittadina tra i Mariani ed i Nicoleti, che il più delle volte culminava in risse che nulla avevano di sacro.
Il Padre della Provvidenza, raffigurante il Cristo spirante, attribuito al crocefissaio palermitano Gaspare De Miceli, rispetto all’altra statua del Cristo in croce, il Padre della Misericordia, questa raffigura un Gesù ancora vivente, in cui si evidenzia nel viso e nel corpo tutto il dolore per il supplizio.
Il Cristo si trova all'interno della cattedrale e davanti ad un’imponente moltitudine di fedeli, il Padre della Provvidenza viene sceso dalla navata e trasportato fuori dalla chiesa. Prima dell’inizio della processione viene calato da un palco su un motocarro che lo condurrà lungo le vie del centro cittadino.
Davanti alla processione tutto il clero nicosiano con in testa il vescovo della Diocesi Salvatore Muratore ed i parroci e sacerdoti delle chiese di Nicosia.
A seguire un'altra scultura sacra quella dell'Addolorata con in braccio il Cristo Morto, altra opera preziosa attribuita al gangitano Filippo Quattrocchi.
Lo spettacolo è imponente sono infatti migliaia i fedeli che seguono la processione a testimonianza di come sia ancora oggi sentito questo sacro rito e come sia radicata tra i nicosiani questa tradizione religiosa.
Sergio Leonardi |