Sembra di rivivere le vicende del giugno 2013 quando, dopo un incontro con il Ministro Anna Maria Cancellieri, la chiusura del carcere di Nicosia fu sospesa in attesa che venissero approvati i progetti dei lavori di ampliamento della struttura a 100 posti.
Nella giornata di oggi dal carcere di Modica, anche questa struttura in fase di chiusura, partivano due gruppi di detenuti per le destinazioni di Gela e Piazza Armerina, ma all’arrivo a destinazione venivano rispediti al mittente. Questa mattina i detenuti della casa circondariale di Nicosia venivano preparati per il trasferimento, due gruppi, ma intorno alle 13 anche in questo caso tutto veniva sospeso.
A quanto pare la “missione romana” del sindaco Sergio Malfitano ha sortito qualche effetto, in quella occasione l’incontro con il capo del DAP dott. Giovanni Tamburino ha creato i presupposti per la sospensione del provvedimento.
Sarebbe allo studio da parte del ministero e del dipartimento un decreto con il quale le case circondariali di Modica e Nicosia verrebbero trasformate in Istituti a Custodia Attenuata, una specie di regime di semilibertà attraverso il quale i detenuti meno pericolosi potrebbero godere di alcuni privilegi, ad esempio lavorare la mattina o seguire corsi scolastici o di formazione, tornando poi a dormire all’interno dell’istituto.
Il condizionale in questo caso è d’obbligo dopo i fatti del giugno 2013.
Sergio Leonardi
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