Una riunione d’urgenza è stata convocata domenica 2 aprile presso la sede del Mdt, in via fratelli Testa, con la presenza dei rappresentanti del Comitato Pro Ospedale e del sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, dopo che è stata resa nota e spedita al Ministero della Sanità la nuova rete ospedaliera siciliana.
Nel documento redatto il Comitato sorto in difesa del presidio Ospedaliero “Carlo Basilotta“ di Nicosia, esprime vivo stupore e rammarico, nonché profondo sconcerto per le notizie concernenti la formulazione del nuovo piano della rete ospedaliera della Regione che vede oltremodo penalizzato l’Ospedale di Nicosia, anche e soprattutto per le enormi difformità palesatesi rispetto a quanto era stato prospettato in sede di audizione della VI Commissione legislativa dell’ ARS in data 21 marzo 2017.
Si prospetta in particolare l’enorme carenza assistenziale per un ospedale classificato “per acuti” , laddove si rileva la assenza di un Chirurgia Generale attiva in H 24, la totale assenza di una Unità Operativa di Cardiologia, Rianimazione, Emodialisi, ecc. ecc.
Il tutto appare enormemente aggravato dal fatto che l’orografia del territorio non consente un agevole spostamento dell’utenza verso il centro Spock di riferimento e che l’ Ospedale di Nicosia gravita in una vasta zona montana che ricomprende almeno tre Ospedali di zona disagiata (Leonforte, Petralia e Mistretta)
Nella mattina di lunedì 3 aprile alle 12 il sindaco di Nicosia ha chiesto un incontro urgente con l’assessore regionale Baldo Gucciardi, insieme al primo cittadino di Nicosia saranno presenti anche gli altri sindaci del circondario, Capizzi, Cerami, Gagliano, Gangi, Sperlinga e Troina, saranno presenti a Palermo anche i rappresentanti del Comitato. In questa riunione si chiederà una immediata rettifica del piano proposto, che consenta la eliminazione delle abnormi discrasie, preannunciando che nella malaugurata ipotesi di mancato aggiustamento della rete nel senso sovra specificato, unitamente a tutti i Comuni interessati, si intraprenderanno serie azioni di lotte.
Tra i più critici ed attivi il presidente del Comitato, il dottore Alberto Murè, che ha minacciato di incatenarsi sotto la sede dell’assessorato se non verrà ricevuto o se non verranno accettate le condizioni discusse il 21 marzo, durante l’audizione in commissione all’Ars. Il sindaco di Nicosia minaccia di bruciare la fascia in segno di protesta.
Sergio Leonardi |