Oltre due ore di discussioni per approvare il piano tecnico economico finanziario che riguarda la gestione integrata del ciclo dei rifiuti, dal quale dipendono le tariffe Tari per il 2017.
Il piano è stato illustrato dal funzionario dell’ufficio tecnico comunale Campione e contestato aspramente dalla minoranza consiliare e difeso dalla maggioranza che appoggia l’amministrazione comunale.
Sostanzialmente il piano prevede una spesa per il 2017 di poco più di due milioni di euro, uguale a quello approvato per il 2016.
Il costo complessivo non si è abbassato a causa del mancato avvio a regime della raccolta differenziata, per cui la spesa maggiore rimane ancora il conferimento in discarica del 100% dei rifiuti. Ritardo che secondo l’amministrazione comunale è dovuto a diversi fattori, la costruzione del CCR, gli accordi con i consorzi di filiera per garantire il reale riciclo dei rifiuti differenziati.
Hanno votato contro il piano tecnico economico finanziario i consiglieri Giacobbe, La Giglia, Lo Votrico e Li Volsi, astenuta la consigliera Spedale.
La minoranza consiliare contesta alcune voci presenti nel piano tecnico che genera dei costi senza il relativo servizio. I consiglieri richiedono che certi costi vengano detratti in modo tale da abbassare le tariffe. Si tratta però in molti casi non di resoconti, ma di spese preventivate, così come hanno ribadito in aula sia il vice sindaco che i tecnici presenti.
Dalla discussione inoltre è emerso che molti cittadini ad oggi non collaborano per l’avvio della raccolta differenziata, molti si rifiutano di ritirare i kit o di farseli consegnare a domicilio. Molte utenze, si stima tra il 20 ed il 30%, sono sconosciute e di conseguenza non pagano nulla. Gli uffici comunali avvieranno al più presto una ricognizione per accertare gli evasori. Anche questo comporterebbe un notevole abbassamento della tariffa per tutti i cittadini che invece pagano regolarmente.
Sergio Leonardi |