A seguito del documento di diffida spedito il 9 febbraio con raccomandata a firma del Meet Up Nicosia 5 Stelle indirizzato all’Ato Idrico 5 di Enna e al sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, una delegazione del movimento politico è stata convocata il 22 marzo presso la sede del Libero Consorzio Comunale di Enna dal commissario straordinario Margherita Rizza, per un confronto con AcquaEnna.
Presso la sala convegni, nella sede del Libero Consorzio di Enna in Piazza Garibaldi, hanno presenziato alla convocazione: una delegazione del movimento politico “Meet Up Nicosia 5 Stelle” costituita dagli attivisti Cettina Grasso, Francesco La Via e Maria Teresa La Via, oltre che da due attivisti del Meet Up di Piazza Armerina: Giampiero Alfarini, avvocato, che ha seguito da diversi anni le vicende legate ad AcquaEnna e da Marco Domante.
Presente anche una delegazione del Comune di Nicosia costituita dal sindaco Luigi Bonelli, dall’assessore Nando Zappia e dal consigliere comunale Dario Scinardi. Per l’Ato Idrico oltre al liquidatore Margherita Rizza, era presente il direttore generale Stefano Guccione ed una delegazione di AcquaEnna costituita dal presidente Franz Bruno, Alessandro Dottore e dal direttore generale della società Michele Zappalà.
Il commissario Margherita Rizza ha voluto subito precisare che l’organismo titolato ad effettuare verifiche e controlli su eventuali inadempienze del gestore è, secondo l’articolo 12 della legge regionale 19/2017, individuato nella commissione tecnica, che il Presidente della Regione, con proprio decreto, dovrà provvedere ad istituire. Nelle more della sua istituzione, l’incontro è stato, comunque, convocato per consentire un momento di confronto tra le parti.
Maria Teresa La Via a nome del movimento politico denominato Meet Up Nicosia 5 Stelle ha esposto brevemente i punti indicati nel documento indirizzato, a firma del gruppo, al sindaco di Nicosia Luigi Bonelli e all’Ato Idrico 5 di Enna. In primo luogo, il Meet up nell’atto chiedeva che venissero effettuate entro il 30 novembre 2017 le verifiche ed i controlli previsti e garantiti dall’ articolo 17 della convenzione stipulata tra il Comune di Nicosia e il gestore del servizio idrico, perché in tale data, sulla base delle verifiche effettuate, si potrà provvedere in nome dello stesso articolo citato ad eventuali adeguamenti della tariffa. L’obiettivo della richiesta è chiaramente quello di ottenere sulla base di una eventuale dimostrata qualità del servizio non ottimale un adeguamento al ribasso della tariffa, per altro veramente alta. In secondo luogo, nel documento del meet up si sollecitava il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli e gli uffici comunali competenti della sua amministrazione a verificare il pagamento a cura dell’azienda AcquaEnna della TOSAP, tassa per occupazione del suolo pubblico. Infine, pur non essendo indicato nel documento, in occasione della convocazione, il Meet Up ha sollevato anche la questione di impianti che acquistati dal Comune di Nicosia accendendo un mutuo e poi consegnati all’azienda dovrebbero essere in nome della convenzione pagati dal gestore.
Relativamente all’articolo 17, Stefano Guccione, direttore generale di Ato idrico, prima e poi il presidente di AcquaEnna, Franz Bruno hanno spiegato che le verifiche non solo sono state effettuate, ma hanno anche determinato la nascita delle famigerate partite pregresse.
Giampiero Alfarini ha ricordato a tal proposito che di recente una riunione tra i sindaci avrebbe deciso la sospensione per sei mesi delle stesse partite pregresse; tale sospensione è stata da alcuni sindaci addirittura sbandierata come dato certo. Alfarini ha dunque chiesto ai presenti conferma del fatto che tali voci spariranno dalle bollette.
Il presidente Franz Bruno ha risposto che le partite rimarranno in bolletta per altri dieci anni, perché con il nuovo modello di tariffazione dell’Authority non esiste più la possibilità delle partite pregresse. Ma relativamente all’assemblea dei sindaci ha lasciato chiaramente intendere che qualora AcquaEnna ottempererà alla richiesta e non inserirà più le partite pregresse in bolletta, successivamente si procederà con ricorso al TAR. Dunque, con tale affermazione, il presidente di AcquaEnna ha di fatto svuotato di significato il risultato ottenuto dalla riunione tra i sindaci.
Relativamente alla TOSAP, il sindaco Luigi Bonelli ha detto di non avere ancora controllato se essa risulta effettivamente dovuta, ma che di fatto l’azienda non la corrisponde a nessun comune e non solamente a Nicosia.
Maria Teresa La Via ha fatto notare quanto sia più rilevante verificare se la tassa sia dovuta o meno piuttosto che sia o meno corrisposta ad altri comuni. Ma il sindaco ha segnalato che qualora chiedere all’azienda il pagamento della TOSAP significhi un peso in più su bolletta del cittadino sarebbe forse preferibile non chiedere la tassa. La delegazione del Meet Up ha ritenuto discutibile pensare di non far pagare una tassa se dovuta, per paura di fronte la minaccia di far pesare la stessa sulla bolletta del cittadino.
Riguardo alla questione degli impianti acquistati dal Comune accendendo un mutuo, il presidente di AcquaEnna ha sostenuto di pagare quanto dovuto all’Ato e Stefano Guccione ha confermato che tali quote vengono corrisposte all’Ato che poi provvede a girarle ai Comuni.
Durante la convocazione è emerso che la diga Ancipa ha seri problemi di distribuzione.
L’incontro è servito per comprendere che la tariffa non è destinata ad essere diminuita, a vantaggio delle tasche dei cittadini che faticano a pagarla, cosa a cui aspirava il Meet Up, ma al contrario è destinata a successivi adeguamenti al rialzo in considerazione del fatto che i cittadini della provincia di Enna continuano a diminuire e che quindi l’importo andrà spalmato su un numero sempre più basso di utenze.
AcquaEnna ha tenuto a sottolineare che la determinazione della tariffa è determinata sulla base di un regime applicato in tutta Italia e che la tariffa stessa risulta troppo alta sul territorio ennese perché quest’ultimo presenta per la sua stessa conformità territoriale dei costi più elevati rispetto ad altre realtà.
Sia il presidente di AcquaEnna che l’ingegnere dell’Ato, presenti a questo incontro hanno sostenuto che l’unica via possibile per ridurre tale tariffa risulta essere una maggiore pressione diretta ad azioni di perequazione e una maggiore spinta politica in tal senso.
Secondo Giampiero Alfarini il controllo sull’operato di AcquaEnna è assente.
Il meet up a questo punto spera solamente in una buona legge regionale sull’acqua pubblica che riporti la gestione ai comuni, come previsto dal referendum popolare, ma questo avverrà solo se il Movimento 5 Stelle vincerà le prossime elezioni regionali.
Il MeetUp Nicosia 5 Stelle |
