Convocati il 22 marzo, presso la sede del Libero Consorzio di Enna (ex Provincia Regionale), i rappresentanti del Meet Up Nicosia 5 Stelle, una delegazione del Comune di Nicosia ed il gestore idrico integrato Acquaenna, alla presenza del commissario straordinario e liquidatore del Consorzio Ato 5 di Enna, Margherita Rizza, che ha voluto questo incontro.
Ad aver sollecitato il confronto è stato proprio il Meet Up Nicosia 5 Stelle attraverso una diffida inviata l’8 febbraio contemporaneamente al sindaco di Nicosia ed al commissario straordinario dell’Ato idrico 5 Enna. attraverso questo documento, immediatamente, il commissario Margherita Rizza si è attivata affinchè avvenisse un confronto tra le parti.
Nella diffida i pentastellati nicosiani che secondo l’articolo 17 della convenzione di gestione stipulata tra l’Ato idrico 5 e la società AcquaEnna, che nel territorio gestisce il servizio idrico integrato, dispone che: “…entro il 30 novembre del quarto di gestione e così ogni tre anni successivi, l’Autorità verificherà il raggiungimento degli standard tecnici nonché l’esatto importo della spesa totale sostenuta per il raggiungimento dei medesimi, per accertare eventuali scostamenti rispetto a quanto previsto dal Piano d’Ambito di cui all’art. 14, apportando, se del caso le opportune variazioni alle tariffe degli anni successivi”. Ma distanza di 13 anni dalla convenzione, gli obiettivi del Piano d’Ambito sono ben lungi dall’“essere stati raggiunti con sufficiente grado di soddisfazione”; numerosi, infatti, sono i disservizi registrati sul piano della distribuzione continuativa e regolare del servizio, sul completamento della rete idrica cittadina, sulla qualità delle acque, sui doveri di tempestiva comunicazione dei disservizi, sulla effettiva predisposizione di forniture di emergenza (mediante autobotti), inoltre intere zone del territorio non usufruiscono di un servizio accettabile a fronte di una tariffa altissima, che deve essere necessariamente commisurata ai livelli qualitativi raggiunti.
Tra l’altro non è dato sapere, con precisione, quali siano gli impianti funzionanti e in cosa sia consistita, nel corso degli anni, la programmazione degli interventi di conservazione dei medesimi.
Da ricerche effettuate presso i competenti uffici comunali, risulta che AcquaEnna non corrisponda la tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap) dovuta all’ente per l’uso delle infrastrutture comunali, mentre tale obbligo deriva dall’art. 30 della convenzione, che così dispone: “ sono a carico del gestore, tutte le imposte, tasse, canoni, diritti ed ogni altro onere fiscale stabiliti dallo Stato, dalla Regione o dal Comune…” ed è stato confermato da una circolare emanata nel gennaio del 2009 dal Ministero delle Finanze la quale stabilisce che “le società che fruiscono, a qualunque titolo, di infrastrutture comunali devono corrispondere direttamente al competente ente locale gli importi dovuti a titolo di Tosap o di Cosap calcolati sulla base del numero delle utenze..”
Fatte queste doverose premesse i pentastellati nicosiani chiedono all’Ato 5 di esercitare i poteri di controllo e verifica sul raggiungimento degli obiettivi del piano tecnico-economico-finanziario secondo la delibera n° 9 del 18 novembre 2004 e diffidano il commissario straordinario, entro tempi ragionevolmente brevi e comunque non oltre quelli prescritti dal contratto, ad esercitare i poteri di verifica previsti dall’articolo 17 della convenzione di gestione e alla consequenziale revisione delle tariffe.
La diffida del Meet Up Nicosia 5 Stelle è rivolta anche al sindaco di Nicosia a cui è demandato il controllo della regolare esecuzione delle norme contrattuali, in particolare per ciò che attiene alla conservazione degli impianti consegnati al gestore e a sollecitare l’ufficio competente all’accertamento dell’avvenuto pagamento da parte della società Acqua Enna degli oneri Tosap.
Il commissario straordinario Margherita Rizza ha immediatamente risposto con la convocazione ed indicando tra l’altro che secondo l’articolo 12 della convenzione, l’organo che dovrebbe effettuare verifiche e controlli sulle eventuali inadempienze di Acquaenna è la commissione tecnica, attualmente non esistente, ma in fase di costituzione.
Sergio Leonardi |