Nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita della diocesi di Nicosia, venerdì 17 marzo si è svolta presso l’aula multimediale del complesso monumentale di S. Biagio una tavola rotonda dal titolo “Superaddita Diei: la bolla di fondazione della Diocesi”.
Dopo una breve introduzione da parte di don Nicola Ilardo, delegato vescovile per la preparazione e la celebrazione del bicentenario della fondazione della diocesi, ha preso la parola il vescovo della diocesi di Nicosia, Salvatore Muratore, che ha introdotto i temi dell’incontro e presentato i due relatori.
Il primo a prendere la parola è stato Gaetano Zito, professore di storia della chiesa presso lo Studio Teologico S. Paolo di Catania, il docente ha ampiamente spiegato attraverso una ricostruzione storica come nacque la diocesi di Nicosia.
Nel 1778 il Parlamento Siciliano decise di erigere nuove diocesi nell’isola: dopo varie vicissitudini la scelta cadde su Nicosia che vide la nascita soltanto nel 1817. La diocesi, che prese il nome di Nicosiense-Herbitense (Nicosia-Erbita), staccata dall'Arcidiocesi di Messina e di questa suffraganea, fu eretta canonicamente il 17 marzo 1817 da Papa Pio VII con Bolla “Superaddita Diei” ed approvata il 4 novembre 1817 da Re Ferdinando I.
Il 26 giugno 1818 venne nominato il primo Vescovo diocesano, Gaetano Maria Avarna, a cui seguiranno altri tredici vescovi fino ai giorni nostri.
Dalla sua creazione al 1844 la diocesi comprendeva 19 comuni: Alimena, Bronte, Capizzi, Castelbuono, Cerami, Cesarò, Gagliano, Gangi, Geraci, Nicosia, Maletto, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Resuttano, San Mauro, Sperlinga, San Teodoro, Troina, Villadoro e le due borgate di Bonpietro e Marianopoli. Ma nel 1844, con la creazione nell’isola di nuove diocesi, si rese necessario rivedere i confini e alla diocesi di Nicosia vennero assegnati dodici Comuni: Agira, Assoro, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte, NICOSIA, Nissoria, Regalbuto, Sperlinga, Troina e due frazioni: San Giorgio e Villadoro, oggi raggruppati in quattro vicariati e quaranta parrocchie.
Il successivo intervento è stato curato da don Leo Di Simone, autore del testo dell’inno per il bicentenario, il sacerdote ha dato una lettura ecclesiologica dell’inno, attraverso un’approfondita analisi spiegando come è nato e quale ispirazione ha avuto per scriverlo.
Nel pomeriggio sempre presso la chiesa di San Biagio si è tenuto un altro evento legato alle celebrazioni per il bicentenario, l’annullo filatelico. Sono state consegnate circa 500 cartoline con la storia della diocesi.
Sergio Leonardi
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