Il giudice monocratico del Tribunale di Enna, Andrea Agate, ha condannato ad otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, a 200 euro di multa e al pagamento delle spese processuali, una 41enne colf nicosiana, incensurata, accusata di essersi appropriata di alcuni oggetti d’oro di proprietà di due donne, presso cui la colf prestava la sua attività lavorativa.
I fatti risalgono a maggio 2015, le due proprietarie degli oggetti d’oro avevano denunciato alla polizia la sparizione dei monili dalle loro abitazioni, le indagini degli uomini del Commissariato di Nicosia si erano concentrate sulla colf che lavorava presso le due famiglie, l’unica sospettata che poteva di fatto avvicinarsi agli oggetti senza destare sospetti.
In effetti la donna messa alle strette aveva confessato di essersi appropriata degli oggetti a causa delle difficoltà economiche nelle quali si trovava la sua famiglia. La donna dopo essersi appropriata dei preziosi li aveva venduti ad un "compro oro" di Nicosia ricavandone 3.500 euro.
Sergio Leonardi |