Nella serata del 3 marzo, gli uomini della Squadra Mobile di Enna, unitamente agli agenti della Polizia di Frontiera presso lo scalo aeroportuale “Fontanarossa” di Catania, hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il 34 enne rumeno, George Marin, accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, per avere favorito e sfruttato il meretricio esercitato da una connazionale ed in particolare organizzare ogni aspetto dell’attività di prostituzione della donna, proteggendola durante gli incontri con gli avventori.
I poliziotti della squadra mobile, lo scorso novembre procedevano al controllo di una coppia di cittadini rumeni, George Marin ed una connazionale. Al riguardo, la donna era stata poco prima notata in una centralissima via di Enna, in atteggiamenti tipici di chi volesse volontariamente attirare l’attenzione, scoprendo varie parti del corpo.
Dai successivi accertamenti si notava che sul web erano stati pubblicati diversi annunci reclamizzanti incontri sessuali a pagamento, correlati a delle foto, in cui veniva ritratta una donna somigliante alla rumena controllata. Esperite le conseguenti attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, anche con l’ausilio di video riprese ed intercettazioni, si appurava che la donna riceveva numerosissimi uomini, presso un’abitazione presa in affitto, mentre l’arrestato si poneva “a protezione” della stessa. Dal contenuto delle conversazioni intercettate emergeva che la donna, nel corso delle telefonate ricevute dai “clienti”, forniva loro informazioni sul tipo di prestazioni “sessuali” praticate e sui relativi prezzi, nonché l’indirizzo per raggiungere l’abitazione dove dimorava sotto lo stretto controllo dell’uomo.
In particolare l’uomo, oltre a dare indicazioni alla donna per fissare appuntamenti, tariffe ed altri aspetti delle turpi prestazioni, al sopraggiungere del “cliente”, usciva dall’abitazione rimanendo nei pressi dell’ingresso, ponendosi chiaramente a “protezione” della donna, pronto ad intervenire nel caso di eventuali pericoli o contrasti con la clientela, mantenendosi in contatto con la donna, la quale lo informa dell’ingresso dei “clienti”, dei loro comportamenti, dell’avvenuto pagamento, della conclusione del rapporto sessuale. Il Marin, inoltre, si interessava anche per l’affitto delle abitazioni dove poi la donna riceveva i “clienti”. nonché, gli spostamenti in altri centri, dove riteneva potessero incrementare i loro introiti, in relazione all’andamento del mercato locale del meretricio.
Raccolto l’esito delle attività investigative esperite dai poliziotti, l’Autorità Giudiziaria che coordinava le indagini, la Procura della Repubblica di Enna, avanzava la proposta di misura cautelare al Gip presso il Tribunale nei confronti dell’indagato. Il giudice, Vittorio Giuseppe La Placa, emetteva la misura cautelare dell’arresto a carico dell’uomo.
Esperite le ricerche del rumeno, l’uomo veniva poi rintracciato dagli investigatori della Polizia di Frontiera mentre rientrava dalla Romania, presso lo scalo aeroportuale di Catania, Fontanarossa. Bloccato l’uomo, i poliziotti della Squadra Mobile di Enna, unitamente ai colleghi dello scalo aeroportuale eseguivano il provvedimento, lo arrestavano e lo conducevano presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, di Catania. |