Il probabile arrivo di migranti a Nicosia è stato oggetto di una lunga ed accesa discussione in consiglio comunale, con la partecipazione anche di molte associazioni attive nel territorio.
Su questa possibilità diventata ormai una certezza e sull’adesione del Comune di Nicosia al progetto Sprar, ha relazionato il sindaco Luigi Bonelli, coadiuvato da un esperto in materia, l’avvocato Massimo Millesoli, presidente dell’associazione Mylawyer.
Dai colloqui che il sindaco ha avuto con il prefetto di Enna e soprattutto dopo la stipula del protocollo d’intesa tra l’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani ed il Ministero degli Interni, l’orientamento dell’amministrazione comunale è quello di aderire allo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, l’adesione del Comune è volontaria, prevede l’arrivo di un numero minimo di dieci migranti in base al progetto che verrà presentato dal Comune. L’adesione dovrà avvenire, tramite una delibera di giunta, entro il 31 marzo, dal primo luglio verrà analizzato il progetto e dal primo agosto potrebbero arrivare i primi rifugiati o richiedenti asilo.
Si tratta di migranti di secondo livello ovvero persone già identificate e controllate dal punto di vista sanitario, il cui arrivo è previsto in strutture per l’integrazione composto da un’equipe multidisciplinare, che seguirà passo passo queste persone e la loro integrazione nel paese.
E’ prevista anche una seconda finestra per l’adesione allo Sprar entro il 30 settembre, con i primi arrivi previsti entro l’inizio di gennaio del 2018, ma si vuole espressamente evitare questa seconda ipotesi in quanto nel frattempo la prefettura di Enna potrebbe emettere un bando per la costituzione di un Cas, un centro di accoglienza straordinario, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici, in pratica una gestione dei privati.
Verrebbe saltata del tutto la gestione del Comune e l’amministrazione subirebbe l’arrivo anche di centinaia di migranti di primo livello, ovvero ancora da identificare, senza potersi opporre.
Con l’adesione allo Sprar sono previste delle clausole di salvaguardia e degli incentivi, ovvero il Comune che aderisce gestirà la struttura, non sono previsti in contemporanea la nascita dei Cas ed il fenomeno potrebbe essere molto contenuto con l’arrivo di qualche decina di migranti. Inoltre è previsto un incentivo di 500 euro per ogni migrante accolto.
Per l’avvocato Massimo Millesoli si creerebbe in città un indotto ed una piccola economia legata ai consumi, con l’acquisto ad esempio di cibo e vestiario per queste persone ed anche l’assunzione di personale per l’equipe multidisciplinare.
In aula si è aperto un dibattito con diverse proposte, dal gruppo consiliare del PD è arrivata la proposta di aderire allo Sprar, ma facendo in modo che l’accoglienza non sia effettuata in un’unica struttura, ma sia diffusa, sfruttando ad esempio le case disabitate o sfitte, in modo da favorire l’integrazione di queste persone.
Il gruppo consiliare di Forza Italia contrario all’arrivo di migranti in città, ha comunque proposto di indire un referendum consultivo secondo quanto previsto dall’articolo 14 dello Statuto comunale, non essendoci ancora il regolamento, la prima commissione dovrebbe riunirsi per approvarlo. La prima istanza presentata in consiglio non è stata approvata, ma di sicuro sarà oggetto di discussione nei prossimi consigli comunali. Saranno i cittadini a decidere cosa sia meglio fare, anche se il risultato ottenuto non ha alcuna valenza, in pratica la prefettura potrebbe comunque imporre l’arrivo di migranti non tenendo conto del risultato referendario.
La maggioranza consiliare sostanzialmente pur con molti dubbi e paure è orientata verso l’adesione allo Sprar visto come il minore tra i due mali. Con il Cas, gestito sostanzialmente da privati, arriverebbero in città un numero imprecisato di migranti, mentre con lo Sprar il numero sarebbe limitato e controllato.
Durante le discussioni in consiglio comunale è emerso che nei prossimi giorni arriveranno a Nicosia, presso la struttura della Vigneta, una quindicina di ragazzi, sono dei minori stranieri non accompagnati, l’adesione del Comune allo Sprar non esclude anche l’arrivo di questi ulteriori migranti esclusi dalla clausola di salvaguardia.
La discussione aperta in consiglio comunale è stata la prima di tante che sicuramente seguiranno, molto probabilmente sarà convocata anche un’assemblea pubblica per informare meglio i cittadini, con l’apertura di queste discussioni l’amministrazione comunale ha voluto di fatto aprire un canale di dialogo con la cittadinanza per capire come agire prima di aderire o meno al progetto dello Sprar.
Sergio Leonardi |