Le partite pregresse, pagate dai cittadini sulle bollette emesse dal gestore idrico Acquenna, sono state sospese. La decisine è avvenuta a maggioranza, nell’assemblea dei sindaci dei Comuni dell’ennese facenti parte dell’Ati. Per la prima volta alcuni sindaci hanno assunto una decisione storica, la sospensione prevista da questa decisione è per sei mesi.
Hanno votato contro questa decisione i sindaci dei Comuni di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto. A favore della sospensione invece Calascibetta, Enna, Leonforte, Nicosia, Piazza Armerina, Pietraperzia e Troina. Assenti ingiustificati Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa.
Molte le discussioni e le perplessità in seno all’assemblea dei sindaci, tra le proposte bocciate quella del sindaco di Nissoria che voleva richiedere ad Acquaenna di sospendere bonariamente le partite pregresse, invitando nel contempo i cittadini a pagare, ma chiedendo poi il rimborso evitando la prescrizione.
Soddisfatto per l’esito raggiunto il presidente dell’Ati e sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, che ha fortemente voluto la sospensione delle partite pregresse, un risultato che da delle risposte ai cittadini.
In questi sei mesi di sospensione delle partite pregresse si vedrà se questa voce in bolletta è legittima e per capirlo ci si avvarrà del parere di un professionista, pagato con la quota di 0,50 centesimi di euro per abitante, che ogni Comune avrebbe dovuto versare, ma che ad oggi ancora nessuno ha pagato.
Soddisfatta Assocosumatori che da sempre ha seguito da vicino questa vicenda per Pippo Bruno “si mette un punto chiaro sulla annosa vicenda dimostrando che la gestione della cosa pubblica non può prescindere dalla volontà popolare che è sovrana, ma soprattutto non si può prescindere dal rispetto delle regole e dalla legalità. Miope quella politica, miopi quei politici, anche di lungo corso, che pensano per qualche misero appannaggio di non tenere in alcun conto la volontà dei loro cittadini che, a gran voce, chiedono il rispetto delle leggi e la giusta tutela da continue vessazioni”continua il rappresentante provinciale di Assoconsumatori “Era precisamente l’8 marzo del 2016 data in cui Assoconsumatori – Asso-Consum chiese con protocollo 550 dell’Ato, successivamente Ati, la sospensione delle partite pregresse, trasmesse per conoscenza a tutti i sindaci, sulla base dei pronunciamenti dei giudici. I Giudici di Pace, in nome del popolo italiano sentenziavano dando ragione ai consumatori e condannando Acquaenna alla restituzione delle somme illegittimamente esatte e condannandola al pagamento delle spese processuali. Finalmente dopo un anno i sindaci dopo diversi aggiornamenti di seduta e dopo tentativi maldestri di acquisizione di pareri dell’assessorato regionale sulla possibilità da parte dell’Ati di sospendere le partite pregresse, inutili, a nostro giudizio, visto lo statuto dall’Ati approvato dagli stessi sindaci meno di un anno fa.” Conclude Pippo Bruno ”In data odierna i sindaci con il 60,17 voti percentuali, contro il 13,53 statuiscono la sospensiva semestrale delle partite pregresse, in attesa di approfondire le questioni di fatto e di diritto. Certo è che le decisioni prese nei cenacoli extra-istituzionali non sono supinamente accolti dai cittadini e dagli attuali amministratori della cosa pubblica, ai quali diamo merito, in contrapposizione a chi nel 2004/2005 decisero di infliggere una gestione del servizio idrico e rifiuti inefficiente, inefficace ed antieconomico per i cittadini della provincia di Enna”.
Sergio Leonardi |