Parte con il piede giusto l’iniziativa "Prendiamo in mano il nostro futuro", organizzata dai due giovani nicosiani Michele Castrogiovanni e Salvatore Migliosini. Nonostante la loro giovane età, appena 21 anni, hanno saputo organizzare un evento di sicuro richiamo ed interesse per le tematiche trattate. Il primo di tanti incontri che vedranno protagonisti personalità locali e nazionali, per avvicinare i giovani non solo alla politica, ma anche alle tematiche del nostro tempo.
Il primo incontro si terrà il 2 marzo alle 10.30, presso l'auditorium “Vincenzo Nisi” dell’istituto Superiore "F.lli Testa" di Nicosia e vedrà protagonisti tre personalità di sicuro livello, protagonisti della lotta alla mafia dei Nebrodi: il Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, il sindaco di Troina, Fabio Venezia ed il Vice Questore aggiunto di Sant'Agata di Militello Daniele Manganaro. Parteciparanno all'incontro anche i ragazzi delle quinte dell’Istituto Superiore "F.lli Testa".
Questo incontro nasce dell’esigenza di far capire che la mafia resta il primo dei problemi dell'Italia, Antoci e Venezia con il loro comportamento hanno fatto saltare diversi equilibri mafiosi e affaristici, l’invito è quello di proseguire sempre nel loro cammino con ancora più impegno e rigore.
Il 2 Marzo i tre illustri ospiti saranno davanti agli studenti e alle varie autorità per dire che non si deve abbassare la guardia, ma soprattutto tutte le comunità coinvolte dovranno sostenere quelle amministrazioni e quelle istituzioni che sono impegnate in una battaglia per la legalità, a partire da Giuseppe Antoci e dai sindaci che stanno dando attuazione al protocollo di legalità sottoscritto dal presidente del parco, dai sindaci e dalla Regione, che costituisce un primo esempio di lotta da parte delle istituzioni. Occorre ora estendere questa battaglia anche ad altri territori, cominciando con l'esportare la buona pratica rappresentata da questo protocollo, affinchè il territorio sia presidiato per assicurare sicurezza e libertà ai cittadini e agli allevatori onesti.
“Pensiamo che se ne debba parlare di mafia, con tutti i mezzi di informazione oggi a nostra disposizione.” Dichiara Salvatore Migliosini “Che se ne parli bene o male, ma basti che se ne parli. Riteniamo che persone come Antoci, Venezia e Manganaro non vengano mai lasciate sole, ma anzi occorre stargli vicino per dagli forza nel continuare il loro lavoro”.
“Sono persone da ammirare per il loro coraggio.” aggiunge Michele Castrogiovanni “Che non dovrebbero essere visti come eroi, ma come uomini che svolgono il loro dovere in pieno. Come coloro che rifiutano il compromesso morale”.
L’iniziativa, ha ricevuto il plauso, tra gli altri, da parte della fondazione Peppino Impastato, nella persona di Giovanni Impastato, figlio di una delle più illustri vittime di mafia, ma anche diversi giornalisti e dirigenti scolastici ed anche i tre illustri ospiti si sono congratulati per l'incontro del 2 marzo.
Sergio Leonardi |
