Il movimento politico nicosiano “Meet Up Nicosia 5 Stelle” l’8 febbraio ha inoltrato un atto di diffida all’ATO Idrico n 5 di Enna, nella persona del Commissario Straordinario, affinchè, “entro tempi ragionevolmente brevi, e comunque non oltre quelli prescritti dal contratto, vengano esercitati i poteri di verifica ex art. 17 della convenzione che lega ATO Idrico e AcquaEnna per accertare eventuali scostamenti rispetto a quanto previsto dal Piano d’Ambito di cui all’art. 14, apportando, se del caso le opportune variazioni alle tariffe degli anni successivi”.
L’Art 17 della convenzione prevede, infatti, che “…entro il 30 novembre del quarto di gestione e così ogni tre anni successivi, l’Autorità verificherà il raggiungimento degli standard tecnici nonché l’esatto importo della spesa totale sostenuta per il raggiungimento dei medesimi, per accertare eventuali scostamenti rispetto a quanto previsto dal Piano d’Ambito di cui all’art. 14, apportando, se del caso le opportune variazioni alle tariffe degli anni successivi”.
Quindi, il Meet Up Nicosia 5 Stelle auspica chiaramente ad una riunione entro il 30 di novembre durante la quale, verificato come gli obiettivi del Piano d’Ambito siano ben lungi dall’ “essere stati raggiunti con sufficiente grado di soddisfazione”, si riconosca che intere zone del territorio non usufruiscono di un servizio accettabile e che l’attuale tariffa risulta, dunque, essere troppo alta in relazione al servizio offerto; di conseguenza si possa procedere con la necessaria commisurazione ai livelli qualitativi raggiunti.
La diffida del Meet Up Nicosia 5 Stelle si è estesa all’indirizzo del sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, affinche’ il primo cittadino eserciti i poteri di controllo e di verifica che la convenzione riconosce ai sindaci dell’ATO, nello specifico affinchè verifichi lo stato di manutenzione delle strutture e dei pozzi ceduti in comodato ad AcquaEnna, che secondo il contratto dovevano essere mantenuti in perfetto stato di efficienza.
Infine, il Meet Up Nicosia 5 Stelle ha segnalato al primo cittadino di Nicosia che una sentenza della Commissione Tributaria di Agrigento ha condannato la Girgenti Acque a pagare la TOSAP, ovvero la tassa sull’utilizzo del suolo pubblico, con la motivazione secondo la quale l’originaria concessione del suolo pubblico in comodato gratuito non valeva a sanare per gli anni a venire il pagamento della stessa. Praticamente, i comuni erroneamente ritenevano che il gestore idrico non dovesse pagare la tassa sull’utilizzo del suolo pubblico, mentre le cose stavano diversamente. Infatti, la Commissione Tributaria di Agrigento ha condannato Girgenti Acque al pagamento di circa 140 mila euro. Ora, visto che l’art. 30 che riguarda questo punto nella convenzione con Girgenti Acque è identico all’articolo corrispondente nella convenzione con AcquaEnna, il Meet Up Nicosia 5 Stelle ha diffidato il sindaco di Nicosia affinchè solleciti l’ufficio competente all’accertamento dell’avvenuto pagamento da parte della società Acqua Enna s.c.p.a. degli oneri TOSAP.
Maria Teresa La Via |