Le forze di opposizione in consiglio comunale hanno organizzato per il 4 maggio alle ore 20 un comizio in Piazza Garibaldi sulla grave crisi amministrativa al comune di Nicosia.
Da qualche mese c’è fermento tra le forze di opposizione in consiglio per la presentazione della mozione di sfiducia, alla scadenza dei 24 mesi di mandato dell’attuale amministrazione comunale è possibile per otto consiglieri di opposizione presentare una mozione di sfiducia al sindaco ed alla sua giunta, per essere approvata in aula ha bisogno dell’appoggio di 14 consiglieri sui 20 presenti.
Richiesta un’ampia maggioranza che al momento non ha i numeri per approvare la mozione, attualmente sono sette i consiglieri di opposizione che con le loro azioni si sono dichiarati contro l’operato del sindaco Sergio Malfitano, si tratta del gruppo Il Popolo e la Città che conta i consiglieri Giacobbe e La Giglia, il Megafono che conta Bonelli e Lizzo, il Partito Democratico con Bonfiglio e Vega e l’unico rappresentante di Polo Nicosia il consigliere Bruno.
In questi mesi la lista Malfitano si è divisa in due gruppi, Articolo 4 con i consiglieri Mancuso Fuoco e Pidone che ultimamente hanno dichiarato di uscire dalla maggioranza, Di Pasquale e Tomasi indipendenti se pur molto critici nei confronti del’amministrazione che hanno dichiarato di votare i diversi provvedimenti secondo coscienza.
Un buon numero di consiglieri, cinque, se pur eletti in liste di opposizione non hanno mai preso una distanza netta dall’azione amministrativa, anzi in molti casi si sono schierati a favore delle scelte di sindaco e giunta, si tratta dei consiglieri: Di Costa (presidente del consiglio comunale), Castello, Fiscella, Giulio e Lo Dico.
Sono quattro i consiglieri rimasti “fedeli” all’attuale amministrazione, si tratta del gruppo Grande Sud, Farinella e Trovato e UDC con Amoruso e Mancuso.
Come si può notare una situazione abbastanza “liquida” ed incerta con poche posizioni nette.
Lo scopo di questo comizio sarà quello di formare un’opinione pubblica nei cittadini, di renderli partecipi di questa situazione e probabilmente, dopo questa iniziativa, seguirà anche una raccolta firme che tenterà di creare una sorta di “pressione” nei confronti dei consiglieri ancora incerti o che non hanno preso una posizione netta favorevole o contraria all’attuale azione amministrativa.
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