Con una propria determina, il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli ha nominato il nuovo collaudatore per il depuratore di Mammafiglia, si tratta del dirigente dell’ufficio tecnico comunale Antonino Testa Camillo.
Il Comune di Nicosia ottenne negli anni ’80 un finanziamento di quasi due miliardi di lire dall'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente per la costruzione del depuratore, i lavori iniziarono nel 1998 e terminarono nel 2002, l’iter amministrativo si bloccò e solo nell’agosto 2011, dopo una conferenza di servizi con l’assessorato regionale, fu nominato il collaudatore dell’opera, l’ingegnere Felice Ugliarolo.
Dopo ben cinque anni, nel settembre 2016 si è tenuta una conferenza di servizi presso il Comune di Nicosia alla presenza del collaudatore, dell'Arpa di Enna, dell'Ato idrico e della società Acquaenna, che gestisce il servizio idrico integrato, dell'amministrazione comunale, nella quale si è ribadita la necessità di chiudere la vicenda, anche con un collaudo negativo dell'opera, in modo da trasferire l'intero impianto all’Ato ed alla società che gestisce il servizio in modo da verificare la possibilità di recuperare, anche mediante ricerca di fonti di finanziamento, la funzionalità dell'impianto o in alternativa l'attivazione di un altro impianto che consenta l'entrata a regime per il Comune di Nicosia della depurazione delle acque.
Il collaudatore, pochi giorni dopo la conferenza di servizi, si è dimesso poiché non riusciva ad ottenere la documentazione necessaria per il collaudo.
Con questa nomina si spera di superare dopo 15 anni, la situazione di stallo di questa vicenda sulla quale in questi più volte sono state svolte indagini ed inchieste giudiziarie.
La prima risale a fine anni 90 da parte della Digos di Enna, l’inchiesta terminò con la denuncia per abuso d’ufficio di amministratori e progettisti e con il sequestro del depuratore.
L’ultima inchiesta della Guardia di Finanza risale al 2014 ed ha portato, alla chiusura delle indagini, stretto riserbo sulle risultanze e le decisioni della Procura della Repubblica di Enna.
Sergio Leonardi |