La situazione che si è venuta a creare, il mancato pagamento degli stipendi arretrati e le prospettive immediate e future dei dipendenti Ato Enna Euno spa, è sfociata in una comprensibile manifestazione di astensione dal lavoro, che mi trova solidale come Presidente della futura società che dovrà accogliere questi dipendenti, una volta ultimati, come dice la legge, gli affidamenti definitivi delle varie gestioni.
Mi dispiace che alcuni non abbiano il coraggio di dire la verità, per ragioni che non voglio ipotizzare, piuttosto preferiscano scagliarsi contro di me e gli altri sindaci davanti ai sindacati e ai lavoratori, addebitando le colpe alla Srr scpa. Questo gioco è tipico di chi non sa che pesci pigliare, o non sa dire la verità. Io preferisco concentrarmi sulle soluzioni, amare per quanto possano sembrare, cercare i colpevoli non è mio compito, ma della Magistratura.
Per essere semplici e diretti, senza addentrarmi sulla ormai trita e ritrita storia dell'Ato, per far fronte ai due problemi oggi posti, mancato pagamento degli arretrati e prospettive lavorative dei dipendenti, la situazione è la seguente:
1) il mancato pagamento delle retribuzioni, in particolare, dei dipendenti afferenti le funzioni generali dell'Ato, è frutto del fatto che i Comuni non hanno potuto pagare l'intera cifra deliberata dai loro stessi Consigli Comunali. Tale situazione deriva dal fatto che la percentuale di riscossione dei Comuni, anche i più virtuosi, non ha superato, che io sappia, il 60% annuo in media. Dunque, non è un fatto di volontà dei Sindaci, come qualcuno ipocritamente addita, ma un fatto finanziario che dipende dalla circostanza che i cittadini non hanno pagato l'intero importo della Tari oggi, Tarsu prima. Ciò conseguenza anche di terroristiche campagne populiste di "alcune", specifico alcune, associazioni, sedicenti di rappresentare interessi collettivi degli utenti. Per risolvere questo problema, occorre farsi fare un "prestito ponte" dalla Regione o dallo Stato, per onorare quella parte di Tari/Tarsu che i Comuni non hanno riscosso e versato all'Ato Enna Euno spa, sulla base dei deliberati dei Consigli comunali. Questo prestito che la Regione deve fare sarà poi restituito in almeno dieci annualità, se non di più, sulla base di effettive possibilità di rientro da parte dei Comuni, garantito dalla cessione dei crediti Tari/Tarsu alla Regione. Questa operazione similmente è stata già realizzata due volte. Ma da sola non basta, occorre affiancare un altro provvedimento importante;
vediamo quale......
2) Se anche i Comuni avessero potuto pagare per intero quanto deliberato dai Consigli comunali, le somme non sarebbero state comunque sufficienti a coprire tutti i costi, se non nel brevissimo termine, in quanto vi sono allo stato 109 unità il cui costo non ha copertura finanziaria. Secondo il piano d'Ambito elaborato dagli stessi tecnici dell'Ato e approvato solo il 15/12/2016 dal nostro Consiglio di Amministrazione, quando tutti gli affidamenti saranno completati non troverebbero copertura finanziaria solo 17 unità ( che dovrebbero essere poi recuperate dai prepensionamenti) , ma nell'immediato - nelle more di ultimazione dei procedimenti definitivi di affidamento ai sensi della legge 9 del 2010 - 109 unità non hanno copertura finanziaria e sono così suddivisi: 32 tecnico-amministrativi per attività di regolamentazione, coordinamento e sorveglianza delle future attività della SRR e attuali dell'Ato; 60 unità addetti agli impianti provinciali attualmente chiusi, 17 unità in esubero finale.
Dunque, occorre immediatamente porre in essere una forma di cassa integrazione speciale, senza licenziare i dipendenti scaricarne il costo sugli ammortizzatori sociali, ricorrendo se necessario ad una deroga di legge.
Nelle more della realizzazione degli affidamenti definitivi, è possibile destinare il personale di cantiere provvisoriamente, senza che questo acquisisca prerogative, anche nelle situazioni di Ordinanza ai sensi dell'art. 191 della legge nazionale 152 e smi. Il distacco del personale non è in violazione di legge, anche perchè la stessa legge 9 del 2010 prevede poi lo stesso meccanismo. Su questo mi gioco la pipa! Chi afferma il contrario è solo per ignoranza o malafede. I 32 tecnico-amministrativi potrebbero trovare già copertura finanziaria anche nella fase provvisoria, attraverso gli impegni che ogni Comune sta assumendo con il rilascio della Nulla Osta della Srr al proprio piano di Intervento.
Solo cosi facendo le risorse finanziarie possono essere sufficienti a pagare tutti gli altri, altrimenti la situazione è destinata a degenerare nel fallimento totale e la conseguenza della perdita del lavoro per tutti.
Il passaggio al nuovo sistema previsto dalla Legge 9 del 2010 è in corso, ma il completamento non sarà immediato. Quando tutti i Comuni avranno realizzato gli affidamenti definitivi , non importa come, in house o a terzi, saranno partiti gli impianti, sono certissimo che il problema si risolverà, sulla base di quanto previsto e approvato dal piano d'ambito.
L'approvazione della Dotazione Organica fatta dal cda da me presieduto il 15/12/2016, è stato un atto di coraggio e di mediazione che forse non tutti hanno ancora compreso e apprezzato , che ha garantito i lavoratori per il futuro e l'efficienza del servizio.
L'assunzione dei dipendenti, infine, presso la Srr, non sortirebbe alcun effetto in questo momento perchè la Srr non avrebbe come l'Ato Enna Euno le risorse per pagare tutti i dipendenti. Sporcheremmo un'altra società e in pochi mesi la ridurremmo come l'Ato Enna Euno.
La Srr è in regola con i suoi adempimenti, sfido chiunque a dimostrare il contrario, mi telefonano anche da altre parte dell Sicilia per chiedere consigli. Presto a Enna organizzeremo un incontro dei presidenti di tutte le Srr della Sicilia per fare il punto della situazione.
La situazione attuale è nelle mani del Commissario regionale e del Presidente della Regione. Spero che anche i sindacati comprendano quanto io mi sforzo di dire da tempo. Fare le barricate ideologiche non serve a nulla, andare a Palermo senza idee precise non serve che ad un mero sfogo.
Dott. Armando Glorioso
Presidente Srr Enna Ato 6 |