Continua la conta degli animali morti e le segnalazioni nel territorio di Nicosia, dopo le abbondanti nevicate che hanno colpito l’intero Comune.
E’ giunta all’attenzione del sindaco Luigi Bonelli la segnalazione dei danni subiti da parte dell’azienda agricola Di Dio Antonio, che solo il 12 gennaio ha potuto constatare la morte di diversi bovini nel terreno di sua proprietà in contrada Valle dei Giunchi.
Gli allevatori dell’azienda agricola, preoccupati per le forti nevicate, hanno tentato più volte di accedere al pascolo dal 4 al 10 gennaio, ma le vie d’accesso risultavano impraticabili ed inaccessibili, a causa della neve caduta copiosamente.
Solo il 12 gennaio riuscivano finalmente ad accedere nel terreno verificando la morte di 14 bovini e di circa 30 capi tra ovini ed agnelli. Gli stessi animali sopravvissuti ad oggi sono in cattive condizioni per mancanza di acqua e cibo. Un grave danno che si ripercuote sulla stessa sopravvivenza di questa azienda agricola.
E’ stato predisposto uno sportello all’ufficio tecnico comunale per segnalare tutti i danni che i cittadini nicosiani hanno subito a causa di queste intemperie, occorre compilare un modulo prestampato scaricabile anche dal sito istituzionale del Comune.
Lunedì mattina il sindaco di Nicosia sarà a Palermo per incontrare Calogero Foti, dirigente del dipartimento regionale della Protezione Civile, con lui il vice sindaco Annamaria Gemmellaro che ha studiato la fattibilità per far dichiarare alla Regione lo stato di calamità naturale, ma soprattutto per far proporre dal Governo Regionale al Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato d’emergenza. I due provvedimenti, distinti e separati, permetterebbero un aiuto concreto a coloro che hanno subito danni dalle nevicate, lo stato di calamità naturale è un aiuto diretto alle aziende agricole e zootecniche, mentre con lo stato d’emergenza per 180 giorni rinnovabili per altri 180 è possibile ottenere una ricognizione dei danni anche al di fuori da quelli agricoli e sarà possibile utilizzare anche dei fondi comunali in deroga al patto di stabilità.
Sergio Leonardi |