Il 9 gennaio l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi ha presentato la nuova rete sanitaria regionale. In questo nuovo piano per la provincia di Enna sostanzialmente si prevede un ospedale spoke, ovvero l’Umberto I di Enna, due ospedali di base, il Basilotta di Nicosia ed il Chiello di Piazza Armerina e un ospedale di zona disagiata, il Ferro Branciforti Capra di Leonforte.
Dopo questo annuncio alcuni consiglieri comunali di minoranza, Lo Votrico, Giacobbe, La Giglia, Li Volsi e Composto, hanno chiesto alla presidente del consiglio comunale di Nicosia la convocazione immediata di un consiglio comunale urgente e straordinario per trattare il seguente punto: "Depotenziamento presidio ospedaliero Basilotta di Nicosia".
La richiesta di convocazione del consiglio comunale urgente e straordinario, si basa sui paventati tagli alla sanità locale, conseguenti alla rimodulazione della rete ospedaliera siciliana, che vede il depotenziamento dell'Ospedale Carlo Basilotta di Nicosia ad ospedale di "base" con non poche conseguenze sulla cittadinanza a seguito anche, della disastrosa rete viaria che collega il nostro paese ad Enna. In seguito a queste scelte, si legge nella richiesta dei cinque consiglieri, rischiano la chiusura i reparti di Ostetricia, Ginecologia, Pediatria, Cardiologia e i servizi di Neurologia, Psichiatria e Oculistica e la trasformazione del servizio Trasfusionale in semplice frigo Emoteca, che avrebbe serie ripercussioni sui servizi di emergenza-urgenza e comprometterebbe notevolmente l’attività chirurgica di tutto il presidio ospedaliero. Infine nei mesi successivi potrebbe esserci anche il rischio di perdita del reparto di Ortopedia.
Chiesta la presenza in consiglio comunale dell'assessore regionale alla sanità, dei componenti della VI Commissione all’ARS, dei deputati regionali della provincia di Enna, del Direttore Generale dell'ASP di Enna, del Direttore Sanitario dell'Ospedale di Nicosia, dei primari e dei medici tutti, delle unità operative del presidio ospedaliero, i sindaci del circondario, i sindacati presenti all'interno del Presidio Ospedaliero, il Comitato Pro Ospedale di Nicosia e Assoconsumatori.
A nostro parere c’è da aggiungere che dalla bozza estiva si passa alla nuova versione invernale, il cui percorso ed esito rimane comunque assolutamente incerto, anche se si passa dalla drastica riduzione di reparti e pronto soccorso, ad una rete di segno opposto. E tutto ciò al cospetto di un governo regionale delegittimato da pezzi della sua stessa maggioranza che si accinge a presentare questa nuova versione al ministero della salute e dovrà essere verificato il rispetto dei parametri del più recente decreto ministeriale. Se si otterrà il via libera, potranno essere riviste piante organiche e atti aziendali e procedere con i concorsi.
Nel frattempo la situazione delle aziende ospedaliere siciliane resta drammatica, con un personale che continua a restare precario, con il blocco delle assunzioni e la proroga delle graduatorie che non lasciano scampo ai pazienti siciliani che ancora una volta devono attendere tempi migliori per una sanità almeno decente.
L'assessore Gucciardi sarà in commissione salute all’ARS tra martedì e mercoledì della prossima settimana.
Sergio Leonardi |