L’abbondante nevicata che ha colpito il Comune di Capizzi ha creato notevoli disagi soprattutto per la viabilità ed il trasporto dei pazienti verso l’ospedale di Nicosia.
E’ il caso di sei pazienti dializzati trasportati nel pomeriggio da Capizzi fino all’ospedale di Nicosia. Grazie all'aiuto dei carabinieri che a piedi, unitamente ad un assessore, si sono recati presso l’abitazione di una donna, consentendole di raggiungere il rifornimento di benzina per poi partire alla volta di Nicosia e l’interessamento personale e diretto del Presidente del Consiglio comunale hanno consentito di azionare il mezzo di proprietà della ex Provincia di Messina parcheggiato nel garage comunale di San Giovanni. Il viaggio, una vera odissea, è iniziato alle 17 circa dall’uscita di Capizzi e si è conluso poco dopo le 21,30 con l’arrivo al nosocomio dei due fuoristrada del Club Nicosia 4x4 (a bordo dei quali viaggiavano i pazienti e i loro parenti), preceduti dal mezzo spalaneve partito da Capizzi e coadiuvato da un altro mezzo spalaneve nella zona di San Giacomo a Nicosia.
Il convoglio ha percorso il tratto della S.S. 120, compreso tra il bivio di Capizzi e Nicosia, ed è arrivato a destinazione dopo oltre 4 ore. L’intervento è stato programmato ed organizzato dall’amministrazione comunale di Capizzi, di concerto con le unità di crisi attivate presso la Prefettura di Enna e la Prefettura di Messina.
Soddisfatto il sindaco di Capizzi, Giacomo Leonardo Purrazzo, "Un ringraziamento particolare voglio rivolgere a 4 nostri concittadini, veri eroi: Giacomino Fascetto Sivillo e suo figlio Seby e Giacomo Sanzo e suo figlio Lino Sanzo, che con audacia e coraggio, spirito di collaborazione, altruismo e solidarietà, hanno affrontato le intemperie consentendo a tutti e 6 i nostri concittadini di raggiungere l’ospedale di Nicosia".
Tutto andato per il meglio per questi pazienti dializzati, ma i problemi a Capizzi rimangono, alcune zone sono ancora da liberare da i circa tre metri di neve caduti in questi due giorni, manca l’acqua in diverse abitazioni e molte strade sono ancora impraticabili.
Sergio Leonardi |