Acquistati dal Comune di Nicosia per 45.750 euro macchine e telecamere per la sicurezza e l'ordine pubblico.
Attraverso la procedura d’offerta diretta prevista dal mercato elettronico della pubblica amministrazione (M.E.P.A.), sono state ordinate a fine novembre tutte le apparecchiature necessarie per avviare in città il servizio di videosorveglianza.
L’intera spesa sarà coperta dai proventi derivanti dai parchimetri e parcheggi, 15.250 euro l’anno per tre anni.
L’impianto di videosorveglianza era atteso a Nicosia, diversi accadimenti in città, tra cui l’abbandono di rifiuti ed atti vandalici avevano reso necessario questo tipo di servizio per la salvaguardia del decoro urbano e della sicurezza dei cittadini.
Le procedure per attivare il servizio di videosorveglianza verranno attivate seguendo due principali filoni d’intervento. Il primo riguarda il controllo dei varchi d’accesso alla città in cinque punti: contrada Crociate, contrada Panotto, contrada Torretta, contrada san Giacomo e l’ex Educatorio. Attraverso queste zone saranno controllate ingresso ed uscita dal territorio comunale.
Predisposta una centrale operativa che verrà installata presso la sede della Polizia Municipale, sarà predisposto anche un protocollo d’intesa con le Forze dell’ordine presenti nel territorio che potranno usufruire del servizio.
Il secondo intervento riguarda l’impianto mobile di videosorveglianza, composto da una serie di telecamere che a cadenza periodica verranno spostate per diversificarne l’utilizzo in base alle esigenze che si presentano sul momento. Ad esempio potrebbero essere utilizzate per prevenire atti vandalici ai beni comuni, oppure per prevenire l’abbandono di rifiuti ingombranti.
L’azienda a cui è stato assegnato il servizio è la Mandarin, azienda catanese, che ha realizzato i medesimi impianti in diversi Comuni siciliani.
Sergio Leonardi |