Non comincia nel migliore dei modi l’era dello streaming dei consigli comunali. Dopo la seduta del 23 dicembre la mattina successiva i quattro consiglieri della minoranza consiliare Santina Lo Votrico, Sigismundo Li Volsi, Francesco La Giglia e Filippo Giacobbe hanno presentato una denuncia al Commissariato di Polizia di Nicosia sull’andamento del consiglio comunale.
L’oggetto della denuncia riguarda la trattazione del quarto punto all’ordine del giorno ovvero il riconoscimento di un debito fuori bilancio nei confronti della ditta Scardino Rosario, dopo la relazione del dirigente del terzo settore, Nino Testa, prendeva la parola la consigliera Santina Lo Votrico, circa 20 minuti d’intervento previsti tra l’altro dal regolamento, si prenotavano nel frattempo per altri interenti i consiglieri Giacobbe, La Giglia e Vega. Completato l’intervento della consigliera Lo Votrico, interveniva il consigliere Vega che chiedeva il rinvio del punto, i consiglieri Giacobbe e La Giglia chiedevano invano di continuare con i loro interventi secondo quanto stabilito dal regolamento del consiglio all’art. 42 sesto comma, che prevede la decadenza dall’intervento solo se il consigliere non è presente in aula o se rinuncia. Invece per quanto si legge nella denuncia veniva impedito al consigliere La Giglia di intervenire e la presidente del consiglio comunale Annarita Consentino staccava i microfoni e disponeva la votazione della richiesta del consigliere Vega, senza chiamare l’appello dei presenti, come avvenuto nelle altre votazioni e costringendo il consiglio a votare il rinvio senza rispettare il regolamento. I consiglieri di minoranza denunciano l’inibizione ad esercitare i propri diritti ed il proprio ruolo come previsto dalle norme vigenti.
Durante le proteste seguite al rinvio i consiglieri Lo Votrico, Li Volsi, Giacobbe e Spedale, chiedevano alla segretaria comunale, Patrizia Mancuso, se le modalità adottate dalla presidente fossero regolari. Si legge, in conclusione nella denuncia, che la presidente Consentino rinviava il consiglio al 29 dicembre senza comunicare l’esito del voto ed i partecipanti.
I consiglieri denuncianti chiedono, tra l’altro, il sequestro del supporto informatico della registrazione audio/video della seduta.
Vedendo la registrazione si nota che la presidente Consentino si difendeva riferendo che l’ordine d’intervento era diverso rispetto a quello prospettato dai consiglieri di minoranza, l’ordine degli interventi programmati prevedeva prima il consigliere Vega e poi successivamente gli altri.
Una vicenda che sicuramente avrà degli strascichi ed alla ripresa dei lavori il 29 dicembre vedremo quali conseguenze avrà nel proseguimento del dibattito.
Sergio Leonardi |