Il 7 dicembre, attraverso una determina dirigenziale, è stata affidata alla ditta Parisi Salvatore, per tre anni, la gestione del Cine Teatro Cannata per un canone di 1000 euro l’anno.
Il 14 ottobre di quest’anno era stata indetta una procedura negoziata per l'affidamento della gestione in concessione Cine Teatro Comunale Cannata sito alla con richiesta di offerta al rialzo sul canone annuo minimo di 12.800 euro oltre Iva, l’unica ditta che aveva fatto pervenire regolare manifestazione di interesse era l’Associazione Cantieri Associati Culturali Kalsa Compagnia, con sede a Conegliano. Il 7 novembre, l’unica ditta partecipante veniva esclusa, in quanto non aveva prodotto l’integrazione documentale richiesta in sede di soccorso istruttorio.
Il 25 novembre la Ditta Parisi Salvatore di Nicosia, aveva manifestato la propria disponibilità alla gestione in concessione del cine-teatro comunale, il 5 dicembre la ditta formalizzava la propria offerta in considerazione degli oneri a proprio carico del proiettore digitale e tenuto conto della grave crisi del settore e della scarsa redditività e appetibilità della gestione del cine teatro Cannata, offrendo un canone annuale di 1.000 euro.
Il cinema Cannata è stato in gestione dall’aprile 2010 alla ditta Francesco Parisi, per un canone annuo di 16.192 euro, da pagare in due soluzioni il 31 dicembre ed il 31 marzo ci ciascun anno. La ditta però non aveva ottemperato ai pagamenti dall’ottobre 2010 fino al maggio 2013, chiedendo un piano di rientro del debito contratto con il comune pari a poco più di 31mila euro. Nel luglio 2013 l’amministrazione comunale aveva accolto la richiesta ed aveva predisposto un piano di ammortamento in 60 rate da pagare il 25 di ogni mese a partire dal 25 settembre 2013.
Nel settembre 2014 la giunta comunale accoglieva un’altra richiesta di ammortamento del debito residuo di 25.086,82 a cui si aggiungevano 6.601,06 per il 2014, da pagare in 51 rate sempre il 25 di ogni mese.
La concessione veniva rinnovata alla ditta Parisi Francesco per i periodi da ottobre a maggio 2015 e da ottobre 2015 fino alla fine di maggio 2016, per un canone annuo di 12.800 euro da pagare mensilmente e con l’obbligo di costituire una garanzia fideiussoria per l'esecuzione del contratto.
All’inizio di quest’anno la ditta veniva diffidata dal dirigente comunale del primo settore ad adempiere ai pagamenti previsti, il 31 agosto la giunta comunale attivava una procedura legale per il recupero dei canoni non pagati e nominava l’avvocato Lucia Maddaleno per seguire il giudizio.
Da tutta questa vicenda ci si chiede se era il caso di abbassare il canone annuo ad una cifra che evidentemente è irrisoria rispetto alla richiesta prevista dalla gara, dai 12.800 euro all’anno richiesti si è scesi a soli mille euro, un canone che a nostro avviso non sembra adeguato al bene affidato in gestione.
Capiamo le esigenze dell'imprenditore che giustamente tira acqua al proprio mulino gestendo al meglio i propri interessi, quello che non si comprende è l'interesse del Comune di Nicosia nello svendere un bene della cittadinanza, soprattutto quando per effettuare attività all’interno del cinema, recite, serate, cineforum o convegni, sono state chieste cifre dai 500 ai 1500 euro per evento.
Sergio Leonardi |