Grande sforzo organizzativo, ripagato da un ottimo successo, da parte della Pro Loco, Confcommercio e Associazione Veicoli Storici, per mettere in piedi la prima edizione della “Sagra da piciota nicosiana’’, uno dei piatti tipici della tradizione eno-gastronomica del territorio.
La piciota nicosiana è un piatto tipico molto simile alla polenta del nord Italia. La sua caratteristica sono gli ingredienti, tutti rigorosamente siciliani, a base di farina di cicerchie, accompagnata sia da broccoletti e lardo, che da pancetta o salsiccia e servita con fettine di pane abbrustolito. Nel caso avanzi della piciota, si può, il giorno dopo, tagliarla a pezzi e mangiarla fritta nello strutto, una vera delizia per i palati più golosi.
La mattinata è partita con la sfilata lungo le vie del centro cittadino dei veicoli storici, l’omonima associazione, presieduta da Gianluca Rizzo, oltre ad essere una degli organizzatori della sagra è diventata in un anno di attività uno dei motori di diversi eventi che si sono svolti a Nicosia. Tutte le autovetture dopo la sfilata sono state parcheggiate lungo la via Umberto per essere ammirate dai visitatori della manifestazione.
Un altro evento legato alla sagra è stata la conferenza sulla piciota, svoltasi all’interno del palazzo Speciale, preceduto dall’inaugurazione con il classico taglio del nastro. Hanno partecipato all’evento diverse personalità, gli organizzatori della sagra il presidente della Pro Loco di Nicosia Charlie La Motta, il presidente della Confcommercio di Nicosia Antonio Insinga, il presidente dell’Associazione Veicoli Storici Gianluca Rizzo, il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli e l’assessore al turismo Ivan Bonomo, che hanno patrocinato la manifestazione. Presenti anche i vertici della Confcommercio, il presidente regionale Pietro Agen e il presidente provinciale Maurizio Prestifilippo. La presidente dell’UNPLI per la provincia di Enna Maria Rita Speciale I rappresentanti di Slow Food Luigi Annino e Stefania Mancini Alaimo. Presente anche Salvatore Trovato, professore dell’Università di Catania e studioso dei dialetti gallo-italici, che ha parlato dell’etimologia della parola “piciota” nel contesto dialettale non solo nicosiano, ma siciliano.
All’interno di palazzo Speciale è stata allestita una mostra fotografica di Adriano La Blunda con 12 scatti in bianco e nero su arti e mestieri.
Tanti gli stand con prodotti tipici ed artigianali attorno a Piazza San Francesco e all’interno di villa Burrafato, dove tra l’altro è stata cucinata la piciota e sono stati distribuiti prodotti all’interno di un capannone adibito a mensa. Non solo piciota, ma formaggi, salumi, dolci, pane casereccio e mozzarelle, tutto preparato sul momento tutto fresco e genuino.
Nel pomeriggio, dopo pranzo, simpatica iniziativa organizzata dall’Associazione Veicoli Storici, una gara con un quadriciclo, una dozzina le coppie iscritte che dovevano cimentarsi lungo la via Umberto in un percorso, dopo uno slalom occorreva prendere prima l’acqua, poi la farina di cicerchie, poi le verdure, successivamente i ceci, metterli sempre all’interno di una pentola, al traguardo il mezzo veniva lasciato per sedersi a tavola e gustarsi la piciota, a fine pranzo si suonava la campana che poneva fine alla gara.
La coppia vincitrice è quella che realizzava il tempo più basso, ricevendo come premio una cesta di prodotti.
In serata l’associazione Dacosa Nascecosa, specializzata nel realizzare oggetti e abiti con materiale da riciclo, ha organizzato una sfilata di moda sulla scalinata della piazzetta Speciale, realizzando una location vintage con i veicoli storici e con la cartellonistisca che richiamava le vecchie pubblicità. Sette ragazze hanno utilizzato la scalinata come passerella, sfilando con degli abiti realizzati per l’occasione, mentre una ragazza declamava dei versi in gallo-italico sulla piciota.
Anche in serata i nicosiani ed i visitatori hanno passeggiato per visitare gli stand, degustare i prodotti gastronomici offerti, segno che la sagra è pienamente riuscita nel suo intento, ovvero quello di offrire ai visitatori non solo un momento di svago, ma soprattutto uno spaccato dei prodotti eno-gastronomici del territorio.
Sergio Leonardi |