Si è conclusa ieri sera con un voto di maggioranza la vicenda che ha visto protagonisti i consiglieri comunali durante l’approvazione delle variazioni al bilancio di previsione 2016.
Quella che in un primo momento sembrava essere una semplice “manovrina” di assestamento è diventato un vero e proprio caso politico. Il 28 novembre era stato convocato un consiglio comunale per approvare le variazioni al bilancio di previsione, ma la discussione era stata rinviata a causa della mancanza del parere dei revisori dei conti. Il 30 novembre, ultimo giorno utile per l’approvazione, veniva a mancare clamorosamente il numero legale a causa dell’assenza di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, la minoranza consiliare approfittandosi di queste assenze usciva dall’aula e faceva mancare il numero di consiglieri necessari per votare le proposte della giunta e gli emendamenti.
Negli scorsi anni questa mancata approvazione, pur non creando dissesti economici in quanto il bilancio sarebbe rimasto in equilibrio, avrebbe inficiato l’attività dell’amministrazione comunale.
Nella stessa serata del 30 novembre la giunta comunale trovava una soluzione nell’applicazione dell’art. 175 comma 4 del decreto legislativo 267/2000, per approvare le variazioni al bilancio di previsione 2016, l’articolo citato dal decreto prevede “Ai sensi dell'articolo 42 le variazioni di bilancio possono essere adottate dall'organo esecutivo in via d'urgenza opportunamente motivata, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine”.
Una soluzione d’urgenza che di fatto salva le variazioni, ma aspramente contestata dalla minoranza che ritiene illegittimo il provvedimento in quanto non sussisterebbero i motivi d’urgenza.
I cinque consiglieri di minoranza, Composto, Giacobbe, La Giglia, Li Volsi, Lo Votrico a cui si è aggiunta al momento del voto la consigliera Spedale contestano di fatto l’esauterazione del civico consesso, unico organismo a poter votare il bilancio e le sue variazioni e chiedono un parere all’assessorato regionale degli enti locali.
L’amministrazione comunale risponde con l’assessore al bilancio, Annamaria Gemmellaro, che proprio la mancanza del numero legale ha creato i presupposti per i motivi d’urgenza previsti nella nuova norma.
La maggioranza consiliare questa volta compatta è riuscita a ratificare il provvedimento della giunta, ma non si può di certo parlare di una vittoria, senza la nuova normativa la giunta che sostengono si sarebbe trovata in grave difficoltà.
Sergio Leonardi |