A dare l’avvio alla carovana di Fiat 500, è stato il presidente Berlusconi lo scorso 4 novembre, da Villa Gernetto. Le auto, che stanno attraversando l’Italia da nord a sud, sbarcheranno in Sicilia lunedì 28 novembre e raggiungeranno i comuni dell’ennese nel pomeriggio di lunedì.
Un’iniziativa nazionale che giunge nei nostri piccoli comuni per ribadire il NO alla riforma- dichiara Melania Scorciapino, coordinatrice provinciale Forza Italia Giovani Enna- Dopo aver costituito diversi comitati comunali e aver promosso banchetti informativi in più comuni, continueremo la nostra campagna di informazione e sensibilizzazione , attraversando la provincia a bordo delle 500 di missione Italia.
“Come giovani non possiamo e non vogliamo accettare una riforma che di fatto ci negherà il diritto di scegliere parte della nostra classe dirigente, andando a compromettere pesantemente la democrazia del nostro Paese -sostengono i giovani forzisti ennesi- Attraverso l’approvazione della nuova riforma costituzionale, infatti, i cittadini non avranno la possibilità di votare direttamente per il senato e per le province e che per la presentazione di una legge di iniziativa popolare saranno necessarie 1.500 firme, a fronte delle attuali 500.
Ricordiamo inoltre che il senato non verrà assolutamente abolito ma verrà semplicemente trasformato in un dopolavoro per sindaci e consiglieri regionali che, oltre a non essere eletti direttamente dal popolo, godranno dell’immunità parlamentare che garantirà loro la possibilità di oltrepassare i limiti della legge senza alcuna ripercussione giudiziaria. Il Senato continuerà inoltre a legiferare in materia di politiche internazionali e regionali creando dunque un conflitto di interesse e di competenze senza precedenti tra il nuovo Senato e le regioni. Quale senatore non cercherà di agevolare in un modo o nell’altro la propria regione?! Siamo certi di volere una riforma in grado di accentrare il potere nelle mani esclusive del governo?
Senza dimenticare che la Sicilia e tutte le altre regioni a statuto speciale saranno fortemente penalizzate da suddetta riforma, poiché lo statuto regionale dichiara incompatibile il ruolo di consigliere regionale e senatore. Un potenziale senatore siciliano, dunque, una volta diventato tale, da statuto, dovrà rinunciare al ruolo di consigliere regionale, ma una volta dimessosi non sarà legittimato a far parte del nuovo senato. Risultato? Le ragioni a statuto speciale rimarranno senza senatori e a quel punto, chi tutelerà i diritti di quelle regioni rimaste senza diretti rappresentanti in senato?
Ricordiamo infine che si tratta di un referendum confermativo, per cui non sarà necessario raggiungere un quorum ma, a prescindere dall’affluenza esso determinerà un risultato.
Dunque, IL 4 DICEMBRE andiamo a votare- ribadiscono i giovani- e votiamo NO per proteggere la nostra democrazia e la nostra libertà di scelta.”
Lunedì 28 novembre nei seguenti comuni:
CERAMI: ore 15.30
NICOSIA: ore 16.30
LEONFORTE: ore 18.00
VALGUARNERA: ore 19.00
Martedì 29 novembre a ENNA per concludere il tour della provincia insieme ai referenti provinciali del partito. |