Grande attesta e curiosità per la visita a Nicosia dell’ambasciatore Unesco Ray Bondin. Nella pioggiosa serata del 25 novembre Ray Bondin è giunto a Nicosia per incontrare le associazioni nicosiane ed illustrare il difficile percorso ed i criteri per ottenere l’iscrizione come sito patrimonio dell'umanità, la famosa e prestigiosa World Heritage List.
L’incontro è stato organizzato dall’Ecomuseo Petra D’Asgotto con la collaborazione del Comune di Nicosia. L’ambasciatore Bondin è stato accolto dal sindaco Luigi Bonelli e dai vertici dell’Ecomuseo nell’androne del palazzo comunale, dopo aver assaggiato alcuni prodotti tipici, si è avviato verso l’aula consiliare.
Gli interventi sono stati introdotti dal socio dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto Salvatore Burrafato, il primo intervento è stato quello della presidente dell’Ecomuseo Pina La Giusa, successivamente è stato il sindaco di Nicosia a fare gli onori di casa e a dare il benvenuto all’illustre ospite.
Ray Bondin ha preso la parola e si è presentato alla platea, ha spiegato il suo ruolo all’interno dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, meglio conosciuta come Unesco, un'agenzia specializzata creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l'istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l'informazione.
L’incontro con Ray Bondin, ha come obiettivo la presentazione di un dossier, studiato e curato da circa un anno dal comitato tecnico scientifico dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto e redatto da Giovanni D’Urso e da Antonino Campione, appositamente incentrato sullo studio degli insediamenti rupestri, masserie rurali.
Ed è stato proprio Giovanni D’Urso ad illustrare all’ospite, attraverso una serie di diapositive, le abitazioni rupestri presenti nel territorio e la loro classificazione, le antiche necropoli, le chiese rupestri, i siti “ingrottati” del territorio nicosiano, molti ancora da studiare e da classificare, ma che rappresentano senz’altro un patrimonio originale e particolare.
Alla fine della presentazione l’ambasciatore Bondin ha ripreso la parola ed ha chiarito che oggi una delle caratteristiche più ricercate è il paesaggio culturale, ovvero l'opera combinata della natura e dell'uomo, Nicosia ha questa caratteristica, gli abitanti nel tempo hanno modificato le piccole montagne per abitarci e vivere, i siti rupestri rientrano in questa categoria di paesaggio culturale e li rendono candidabili per diventare patrimonio mondiale dell’umanità. L’iter per far parte della World Heritage List si compone di due fasi, la prima riguarda la consegna di un dossier che permette al sito di entrare in una lista d’attesa nella nazione d’appartenenza per la candidabilità, la seconda fase è più complessa e la decisione finale sull'iscrizione spetta al Comitato del Patrimonio Mondiale. Per Ray Bondin il cammino è complesso, ma non impossibile da ottenere ed ha promesso tutto il suo impegno e la sua preziosa consulenza per far in modo che Nicosia abbia questo importante riconoscimento internazionale.
Sergio Leonardi |