Il TAR di Catania ha respinto la richiesta di sospensiva che era stata avanzata dalla Ecologica Nicosia nei confronti del provvedimento del Comune di Nicosia, riguardante la vicenda del deposito di inerti in contrada San Giacomo.
Secondo il tribunale amministrativo, la procedura adottata dal Comune di Nicosia e nello specifico dal dirigente dell’UTC Nino Testa responsabile del SUAP ( Sportello Unico Attività Produttive), sarebbe corretta. Il dirigente in merito alla vicenda del deposito di inerti aveva sospeso ed archiviato la conferenza di servizi.
Contro questa decisione, ritenuta anomala, aveva presentato ricorso al TAR la società Ecologica Nicosia difesa dall’avvocato Giacomo Spoto Puleo, contro il ricorso si era costituito il comune di Nicosia difeso dall’avvocato Carmelo Panatteri, il Comitato dei residenti di contrada San Giacomo, da sempre contrari al deposito di inerti, si erano anch’essi schierati con il Comune di Nicosia, rappresentati dall’avvocato Nicolò D’Alessandro.
La vicenda risale al 2008 quando il consiglio comunale individuò l’area di stoccaggio temporaneo di inerti da costruzioni e demolizioni, da realizzare nella cava dismessa di contrada San Giacomo, di proprietà della Ecologica Nicosia e individuata dal piano regolatore. Il progetto era stato fermato a causa delle proteste dei residenti e per l’apertura di un’inchiesta della magistratura nel 2010. Nel 2013 l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Malfitano bloccò nuovamente il progetto in quanto nel mese di febbraio dello stesso anno erano scaduti i vincoli del piano regolatore.
Soddisfazione da parte del Comitato dei residenti che da sempre hanno contestato l’apertura del deposito ritenuto incompatibile con l’ambiente circostante, la zona negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo notevole con l’avviamento di aziende agricole ed attività commerciali e nel contesto contrada San Giacomo è diventata anche una zona residenziale di notevole pregio.
In attesa del ricorso da arte della società Ecologica Nicosia al CGA per annullare la decisone del TAR, l’amministrazione Bonelli ha proposto una soluzione, ovvero la permuta dell’area di proprietà della Ecologica Nicosia con una nei pressi dell’ex discarica Canalotto, la società si è resa disponibile a valutare la proposta, che però nella realtà diventa di difficile realizzazione, in quanto la permuta non dovrebbe produrre un danno erariale all’ente.
Sergio Leonardi |