Una scritta minacciosa ed inquietante è apparsa nella notte tra domenica e lunedì scorso sul muro del mattatoio comunale di Troina “Santo ti finirà come Antoci”, chiaro ed esplicito il destinatario, Santo Pappalardo attuale presidente del consorzio AMP dei Nebrodi che gestisce il locale dove avviene la macellazione.
Dal 2012 il consorzio si occupa del servizio, si servono del mattatoio allevatori provenienti da Bronte, Capizzi, Cerami, Cesarò, Gagliano, Nicosia, Troina. In un anno vengono macellati circa 800 capi.
Solidarietà all’imprenditore Pappalardo arrivano da Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, vittima di un attentato nel mese di maggio “Se qualcuno pensa di intimidire me o qualcun altro con delle scritte su un muro si sbaglia di grosso, noi continueremo la nostra battaglia contro l’illegalità”, dice il presidente del parco. “Forse le mie parole alla Leopolda contro mafia dei terreni e su crimini ambientali hanno dato fastidio a qualcuno, ma non hanno capito che non ci fermeranno. I terreni agricoli devono andare ai ragazzi, non alla mafia”
“Esprimiamo ferma condanna per il grave episodio che ha coinvolto la nostra struttura comunale. Massima solidarietà e sostegno alla cooperativa AMP Nebrodi che gestisce il mattatoio e, in particolare al suo presidente, Santo Pappalardo, vittima di un’ignobile minaccia”. Sono le dure parole di condanna del sindaco di Troina Fabio Venezia, all’indomani del grave atto intimidatorio. “Siamo certi che le forze dell’ordine, che stanno già indagando, faranno piana luce sull’accaduto – ha proseguito il primo cittadino. L’episodio occorso è la conferma che non occorre mai abbassare la guardia”. |