L’organizzazione della 35ª edizione della Sagra delle Pesche e dei prodotti tipici di Leonforte, dopo quasi un mese dalla manifestazione, ha diffuso un comunicato nel quale viene fatto un resoconto sull’evento.
A parlare è Giovanni D’Agostino, titolare di Endì s.r.l., società alla quale quest’anno è stata affidata l’organizzazione della Sagra: Mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto. Ringrazio tutto il mio staff per l’impegno, la professionalità e l’entusiasmo, ognuno di loro ha messo al servizio della città di Leonforte la propria esperienza e le proprie competenze. Ringrazio anche la Pro Loco, l’Associazione Entroterra, il Gruppo Folk Granfonte e la Coldiretti che, ognuno a proprio modo, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Ci tengo inoltre a ringraziare il Comando di Polizia Municipale di Leonforte per la collaborazione e la disponibilità».
D’Agostino non nasconde però il rammarico per la mancata collaborazione da parte di alcune realtà locali: «Dispiace che la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) che dovrebbe incentivare manifestazioni come la Sagra delle Pesche si sia tirata indietro decidendo di non collaborare. Inoltre, negli stessi giorni della Sagra si è svolta un’altra manifestazione improntata sul cibo al Sicilia Outlet Village e nessuno, a partire dal Presidio Slow Food di Enna del quale fanno parte alcuni leonfortesi, si è opposto alla realizzazione dell’evento. Alcuni agricoltori locali, dimenticandosi degli aiuti ricevuti in passato dal Comune di Leonforte, hanno addirittura snobbato la Sagra per partecipare a quest’altro evento».
Infine, pone l’attenzione sui margini di crescita della manifestazione: «La Sagra delle Pesche ha enormi potenzialità inespresse che abbiamo potuto riscontrare grazie alle strategie di comunicazione adottate. Ma il vero punto di forza della Sagra è Leonforte, che con la sua posizione geografica è facilmente raggiungibile da tutta la Sicilia: manifestazioni come l’Ottobrata Zafferanese o il Cous Cous Fest, nonostante una posizione più svantaggiosa riescono a coinvolgere un numero elevatissimo di visitatori. Peccato che non tutti i leonfortesi riconoscano queste potenzialità»
L’organizzazione della Sagra delle Pesche, spiega poi brevemente le strategie comunicative adottate. Nel comunicato si legge: «Per prima cosa si è scelto di fare un nuovo sito internet, rivedendone completamente la veste grafica e effettuando delle mirate azioni di SEO: ed è grazie e questo che il Corriere della Sera ha trovato la Sagra delle Pesche e l’ha inserita nella lista delle 50 Sagre da non perdere. La comunicazione ha riguardato inevitabilmente anche i social: oltre alla pagina Facebook, sono stati creati gli account Instagram e Twitter». E diffonde alcuni statistiche della pagina Facebook: «I “Mi piace” sulla pagina Facebook hanno avuto, in tutto il mese precedente alla manifestazione, un incremento del 62% (tradotto in numeri, 955 Mi piace in più): nel 2015 l’incremento era stato solo del 18% (230 Like). Dopo la Sagra, poi, i “Mi Piace” sulla pagina sono ancora aumentati arrivando a un totale di 2531 (1008 in più). Inoltre, il video in diretta della cerimonia di apertura ha raggiunto 15.905 persone, 7.200 visualizzazioni, 301 Mi piace, 214 condivisioni e 112 commenti».
Il punto di vista dell’organizzazione è chiaro: la Sagra è un’opportunità per Leonforte e i leonfortesi e i numeri sui social ne evidenziano chiaramente le potenzialità di crescita. Non resta che aspettare la prossima edizione per scoprire come tutto questo si concretizzerà. |