Una mattina dedicata alla sanità e a tematiche del sociale, quella trascorsa a Enna il 16 ottobre presso la Sala Cerere del Palazzo Chiaramonte.
Buona l’affluenza di pubblico, nonostante la giornata fosse organizzata di domenica mattina.
Il convegno è stato proposto ed organizzato dal movimento 5 stelle della provincia di Enna, è stato moderato dal dott. Antonino Viglianesi, ed ha visto intervenire la senatrice Paola Taverna, le deputate Marialucia Lorefice ed Azzurra Cancelleri, il direttore sanitario dell'ASP di Enna Emanuele Cassarà, e dalla VI Commissione dell’ARS (Servizi Sociali e Sanitari) Francesco Cappello, ma anche molti altri intervenuti tra il pubblico.
Si è parlato di recenti proposte di legge in tema di sanità, come quella elaborata dalla deputata Marialucia Lorefice che prevede per altro l’istituzione di un fondo nazionale di studio e ricerca sul territorio nazionale sulla endometriosi, patologia comune tra donne di età compresa tra i 30 e i 40 anni. La senatrice Paola Taverna ha avuto modo di accennare all’approvata legge sugli screening neonatali, grazie alla quale questi esami fondamentali vengono inseriti nei Lea e vengono estesi in ogni Regione, senza più nessuna distinzione tra nord e sud.
Si è parlato dei tagli alla sanità, la deputata Azzurra Cancelleri ha precisato che non si discute a tal proposito la necessità di tagliare quanto invece che i tagli effettuati a volte non appaiono applicati a vere voci di spreco, con il conseguente declassamento dell’Italia da polo di eccellenza della sanità a Paese in cui predomina la mala sanità, non tanto per un calo nella professionalità quanto per le carenze che il sistema genera a causa dei tagli.
Di fatto ad ogni modo bisogna applicare la legge in vigore che questi tagli li prevede e Francesco Cappello ha sottolineato la necessità di applicare questa legge entro il 2017 per evitare il commissariamento e l’applicazione della stessa da parte dello stato, che significherebbe non poter più concertare insieme e di comune accordo nulla sulla rete ospedaliera.
Il direttore sanitario dell’ASP di Enna, Emanuele Cassarà, ha fatto luce sulla situazione, precisando quali saranno i tagli da effettuare.
Francesco Castelli, segretario provinciale dell’organizzazione sindacale della FIALS Medici e radiologo presso l'ospedale Basilotta di Nicosia, ha sollevato una grave problematica del distretto Enna 2, relativa all’attività chirurgica nella zona Nord della provincia di Enna. Secondo Castelli, l’ASP di Enna, nonostante presenti in organico un numero congruo di medici, 12 dottori di cui due primari, tuttavia in atto non garantirebbe le prestazioni in regime di emergenza o urgenza per la pratica chirurgica.
Promotore del Comitato Pro Ospedale di Nicosia, è intervenuto anche il dott. Alberto Murè, che ha richiesto all’esponente della sesta commissione presente, Francesco Cappello, la possibilità per il Comitato rappresentato di essere interpellato appunto alla sesta commissione, all’assessorato alla sanità, al Ministero della sanità.
Il dott. Giovanni Speciale di Leonforte ha sottolineato come, se le carenze generate dai tagli rendono già ad oggi difficile offrire il servizio ai pazienti, cosa testimoniata dal fatto che capita purtroppo di trovare malati su lettini nei corridoi, la situazione di certo peggiorerà di molto se il numero di pazienti aumenterà a causa dell'aggiunta di quanti dovranno pervenire dagli ospedali soppressi.
Sono seguite numerose testimonianze, che hanno dato voce a politici, cittadini, dottori, a chiunque ne facesse richiesta. Durante il proprio intervento, l’avvocato Alfarini di Piazza Armerina ha invitato a far sentire la propria voce in una manifestazione pubblica, dando appuntamento a tutti i presenti al prossimo sei novembre.
Maria Teresa La Via
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